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Michela Marzano: Idea folle assumere universitari come docenti, ma la Azzolina si è informata prima?

Michela Marzano: Idea folle assumere universitari come docenti, ma la Azzolina si è informata prima?

Su universitari in cattedra e banchi monoposto è intervenuta Michela Marzano filosofa e docente universitaria. La Marzano, da sempre su posizioni riformiste, anche nella didattica scolastica, ha espresso molti dubbi in un suo articolo sulla Stampa. “Aule con mono-banchi con le ruote e docenti non laureati. Per Lucia Azzolina, ministra dell’ Istruzione, il futuro della scuola post-Covid è questo. Cioè? Verrebbe da domandarsi, pensando che di cose da fare per la scuola ce ne sono tante: sono decenni che aspettiamo una seria e radicale riforma della didattica. Sono anni che le scuole cadono a pezzi, gli insegnanti mancano, alunni e genitori si lamentano, e francamente non si riesce a capire quale sia l’ idea esatta dell’ istruzione che ha la nostra ministra, quali siano le priorità che intende portare avanti,  e quale sia la sua visione dell’ insegnamento e della trasmissione delle conoscenze e della cultura”.

La Marzano smonta anche le motivazioni addotte dalla ministra Azzolina alla scelta dei banchi monoposto. In particolare  sul tema dell’innovazione didattica. “Continuo a chiedermi, perché questa storia dell’ innovazione didattica che si realizzerebbe grazie a dei banchi con le ruote, faccio davvero fatica a capirla. Anche perché gli studenti possono tranquillamente lavorare in gruppo anche senza banchi, alcuni insegnanti illuminati, i lavori collettivi, li organizzano già da tempo, dov’ è quindi l’ innovazione?”

Ma è sul tema degli studenti universitari che potrebbero avere una cattedra nei prossimi mesi che la Marzano spende le parole più forti. “Per non parlare poi della folle idea di andare a cercare gli insegnanti tra coloro che ancora non sono laureati. Un’ idea folle, sì, mi permetto di insistere. Io che all’ università ci insegno ormai da anni, e che so bene che, di maturità e di esperienza, i nostri studenti ne hanno molta poca. E mi spiace dirlo in questo modo un po’ sgradevole e saccente, ma la ministra, forse, un giro negli Atenei avrebbe potuto farselo prima di immaginare di risolvere in questo modo il duplice problema dei pochi insegnanti e dell’ assenza di lavoro per i giovani”.

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