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“Sono nata il ventuno a primavera”: la poesia più bella di Alda Merini da insegnare a distanza

“Sono nata il ventuno a primavera”: la poesia più bella di Alda Merini da insegnare a distanza

Cosa c’entra Alda Merini con la giornata odierna? Il 21 marzo non è solo la data in cui formalmente inizia la prima vera (sebbene quest’anno l’equinozio sia arrivato in anticipo). In questo caso, infatti, corrisponde anche alla festa mondiale della poesia. In questo stesso giorno, nel 1931, è nata anche quella nobile anima chiamata Alda Merini, Nella sua poesia “Sono nata il ventuno a primavera”, appartenente alla raccolta Vuoto d’amore del 1991, l’autrice parla della presunta follia da cui era affetta – finendo ricoverata in manicomio – e l’inizio della bella stagione.

“Sono nata il ventuno a primavera”

Sono nata il ventuno a primavera
ma non sapevo che nascere folle,
aprire le zolle
potesse scatenar tempesta.
Così Proserpina lieve
vede piovere sulle erbe,
sui grossi frumenti gentili
e piange sempre la sera.
Forse è la sua preghiera.

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