È stato riesumato nei giorni scorsi il corpo di Pina Mucili. La maestra di 62 anni originaria di Sorradile residente a Ghilarza, morta a settembre all’ospedale di Nuoro. A riportare la notizia è un articolo dell’Unione Sarda che riepiloga l’intera vicenda.
Il medico legale avrà ora 30 giorni per la relazione. Documento necessario per chiarire la vicenda. Erano stati il marito e i figli della maestra Pina, assistiti dagli avvocati Gianfranco Siuni e Antonella Mugheddu, a presentare una denuncia dopo la morte della donna. Ecco perché la Procura di Nuoro ha aperto un’inchiesta contro ignoti.
I dubbi sulla vicenda sono tanti. Ai primi di settembre Giuseppina Mucili, che soffriva di “acalasia”, malattia dell’esofago che causa vomiti frequenti, va all’ospedale per accertamenti. Avrebbe dovuto fare un trattamento in day hospital. Ma al nosocomio più vicino dicono di non poterlo eseguire.
In attesa che si liberi il posto in un altro ospedale, le vengono fatte terapie di mantenimento, idratazione e le viene somministrato del ferro. Subito dopo le condizioni di salute peggiorano,la maestra viene trasferita in rianimazione dove due giorni dopo muore. Il sospetto della famiglia è che la morte sia avvenuta in seguito ai trattamenti a cui è stata sottoposta e alle terapie che le sono state somministrate durante il ricovero.
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