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Le classi pollaio non garantiscono la didattica e violano le normative sulla sicurezza: la sentenza

Il TAR Sicilia con l’ordinanza n. 252/2019 ha riconosciuto quanto da noi sempre sostenuto. L’eccessivo numero di alunni per classe, oltre a non garantire la qualità della didattica, viola la normativa sulla sicurezza e prevenzione antincendio. E aggrava i rischi per l’incolumità pubblica.

Ancora una volta, i genitori degli studenti di un istituto superiore della provincia di Palermo. Rappresentati e difesi dall’avvocata Mariachiara Garacci. Sono stati costretti a impugnare un provvedimento con cui la dirigente scolastica aveva disposto “la formazione, per l’anno scolastico 2018/2019, della classe (omissis) con un numero di alunni, in presenza di disabili, eccedente e in contrasto con le disposizioni normative vigenti”.

LA SENTENZA

Il Tribunale ha acquisito il dato della capienza dell’aula che ospita la classe in questione. E ha verificato che questa assicura solamente“una superficie netta per occupante di 1,265 mq.”. Che quindi “non rispetta i limiti di densità previsti dal d.m. 18 dicembre 1975”. Che invece prevedono 1,96 mq per alunno nel caso di attività didattiche “normali”.

Tra dicembre 2018 e gennaio 2019 il TAR ha anche richiesto all’istituto dei chiarimenti per quanto riguarda le norme antincendio. Ma anche in questo caso “nei chiarimenti resi dall’amministrazione resistente non è stato delineato il puntuale rispetto dell’art. 5 del d.m. 26 agosto 1992”. Che riguarda l’affollamento previsto dalle norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica.

Alla luce di queste violazioni della normativa sulla sicurezza e prevenzione antincendio, il Tribunale ha riconosciuto il diritto dei ricorrenti. Nonché il rischio per l’incolumità degli studenti e del personale che un eventuale ritardo potrebbe determinare. E quindi ha ordinato “all’amministrazione resistente di adottare. Entro trenta giorni dalla comunicazione della presente ordinanza. Le misure idonee a garantire i livelli di sicurezza previsti dalla normativa”. E condannato il MIUR al pagamento delle spese.

COBAS

Come COBAS continueremo a sostenere il diritto alla sicurezza degli alunni e di tutto il personale e invitiamo l’Amministrazione e i dirigenti scolastici. A garantire che in tutte le scuole siano rispettate almeno le condizioni essenziali di vivibilità. Previsti dalla normativa vigente riguardo al numero di alunni per classe e alla capienza delle aule.

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