Famiglia

Allarme DOP, i pediatri: “Viviamo in una società dove in realtà viene data poca attenzione ai bimbi”

Aumentano i disturbi del comportamento tra i più piccoli e, nella maggioranza dei casi, quello che “si vede più facilmente negli ambulatori pediatrici e’ il disturbo oppositivo provocatorio” (Dop).

LA CONFERMA

Una conferma amara quella che arriva da Teresa Mazzone. Presidente del Sindacato italiano specialisti pediatri (Sispe). Che punta l’attenzione sulla necessita’ di aiutare i professionisti che lavorano con i bambini a “differenziare le situazioni patologiche da quelle borderline. E ad apprendere quali siano le strategie di intervento e di comunicazione più efficaci da adottare con le famiglie”.

LE PREMESSE

Sono, infatti, queste le premesse da cui parte il corso Ecm sui ‘Segni e segnali nel bambino della società di oggi’, che il Sispe terra’ insieme agli esperti dell’Istituto di Ortofonologia (IdO) il 12 ottobre a Roma, nella sala convegni IdO dalle 8.30 alle 13 in corso d’Italia 38/A. “La speranza e’ quella di progettare una possibile scala di valutazione e screening a disposizione dei pediatri che. Continua la presidente Sispe. In collaborazione con i neuropsichiatri infantili dell’IdO, selezionino i casi in cui c’e’ effettiva necessita’ di un rinvio a uno specialista competente”.

LE SITUAZIONI

In tutte le altre situazioni, dove interventi del genere non saranno necessari. “La valutazione permetterà al pediatra – aggiunge Mazzone – di escludere le patologie neuropsichiatriche e dare suggerimenti e consigli comportamentali al bambino”. A livello statistico i numeri non sono confortanti. “Dai dati del ministero dell’Istruzione, ogni anno abbiamo 500 bambini che nascono con problemi uditivi. 500 con problemi visivi. E altri 700 con disturbi del neurosviluppo. Ma questi sono numeri fermi da anni, mentre ad essere aumentate in modo esponenziale sono proprio le problematiche comportamentali. Alla base. Precisa Federico Bianchi Di Castelbianco, direttore dell’IdO. Non c’e’ una patologia organica determinata, ma un grande problema di ambiente. E di inclusione sociale che incide sin da subito. Non più dai primi anni di vita del bambino”.

LA SENTINELLA

Castelbianco e’ sicuro, l’unico baluardo a tutela dell’infanzia e’ il pediatra. “È la sentinella più importante per il bambino, anche nell’individuare i disturbi del comportamento. Quando un bambino va da uno psicologo o da un neuropsichiatra il problema e’ già esploso, e’ diventato realtà. Se invece si intervenisse prima che questo disagio si concretizzasse, avremmo tutti un vantaggio. Questo e’ un compito che può essere esaudito solo dai pediatri”.

Indagare sulle cause dei disturbi comportamentali, per Mazzone, equivale a rispondere a “una domanda da 100 milioni di dollari. Viviamo in una società in cui al bambino viene apparentemente data tantissima attenzione, cura e supporto. Poi, nella realtà, le famiglie sono impegnatissime tra lavoro e spostamenti”. È normale vedere “minori dormire con il cellulare acceso sul cuscino- rincara lo psicoterapeuta – o che il cellulare venga dato ai bambini di un anno per farli stare calmi. Sono tutte situazioni estremamente comuni e l’unica persona che può intercettare questi comportamenti sbagliati e’ il pediatra”. I bambini, dal canto loro, “sono impegnati in attività sportive, scuola e quant’altro, e cosi’ di tempo in famiglia ne rimane veramente poco”, conclude la presidente Sispe. La giornata del 12 ottobre e’ gratuita ed e’ indirizzata a psicologi, neonatologi, neuropsichiatri, pediatri, psichiatri e psicoterapeuti. Per le iscrizioni basta inviare una email con il proprio nominativo a segr.formazione@ortofonologia.it.

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