Cronaca

“Ti spupazzerei tutto”, messaggi ambigui e baci al bimbo disabile: sospesa insegnante di sostegno

E’ stata sospesa dalla dirigente scolastica, su indicazioni dell’Ufficio scolastico provinciale, l’insegnante elementare della provincia di Vicenza indagata per tentata violenza sessuale nei confronti di un alunno di 10 anni, che avrebbe raccontato di baci e sms equivoci inviati dalla donna. Il provvedimento – scrive oggi Il Giornale di Vicenza – resterà in vigore fino all’eventuale sentenza di primo grado; insegnane non potrà nel frattempo essere chiamata per supplenze.

La vicenda era venuta alla luce dopo che i genitori hanno trovato messaggi sullo smartphone del figlio, mittente la maestra quarantenne. La donna ha sempre negato le circostanze, e soprattutto l’intento sessuale. Il 27 giugno scorso si e’ svolta l’audizione del bambino in incidente probatorio.

Insegnante sospesa: l’antefatto

I messaggi tra il bambino e la maestra, ora indagata dalla procura di Vicenza per molestie, sono in mano agli investigatori che stanno facendo luce sul caso che coinvolge la donna, insegnante 41enne di sostegno, e un ex alunno delle elementari. Lo riportava a giugno il Corriere del Veneto spiegando che si tratta di messaggi che “lo scorso anno scolastico la donna si era scambiata con lo studente di quinta elementare, nei quali lo chiamava ‘amore mio’, gli scriveva ‘ti amo’, e ancora, ‘mi sono innamorata, sapessi quanto ti spupazzerei su tutto il mio corpo’”.

Il racconto del piccolo

A scoprire le chat, spiega il quotidiano, sono stati la mamma e il papà dell’alunno. Ed è proprio ai genitori che ha raccontato anche di un paio di baci con la maestra di sostegno, uno dei quali, di cui si sarebbe traccia anche nelle conversazioni sullo smartphone. I genitori hanno denunciato l’insegnante rivolgendosi ai carabinieri di Vicenza, a cui si sono presentati nel giugno 2018. Il pm Barbara De Munari, in base alla denuncia della famiglia e alle indagini dei carabinieri della stazione di Vicenza, ha aperto un fascicolo. E il 27 giugno lo studente nell’incidente probatorio.

“Credo che in questa vicenda si possa parlare di un rapporto insegnante-alunno assolutamente corretto”, ha detto l’avvocato Michele Grigenti, che difende la donna assieme al collega Emanuele Fragasso. “Un rapporto al più un po’ affettuoso, ma assolutamente privo di qualsiasi contenuto e risvolto di natura sessuale”.

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