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Scuola. Riforma del sostegno e inclusione, Anief: “Pensare ai problemi seri”

Scuola. “Come abbiamo già detto, il Miur vuole modificare il decreto legislativo 66/17, recante norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, peraltro mai applicato; uno dei punti è l’assegnazione “dell’insegnante a tempo indeterminato per l’intero ciclo di studi dell’alunno”.

LE PAROLE DI PACIFICO

Marcello Pacifico (Anief): Abbiamo elaborato delle proposte emendative al testo che prevedevano delle misure realmente risolutive, in grado di porre rimedio alle problematiche legate al sostegno agli alunni disabili. Tra queste: la previsione di un tetto massimo di studenti per classe e l’adeguamento della dotazione organica del personale Ata, aumentandola del 10%”. Così in una nota l’Anief.

“La nuova inclusione scolastica debutterà formalmente il 1° settembre 2019 (sempre che tutti i passaggi parlamentari siano stati completati), ma ovviamente alcuni punti andranno a regime solo con l’anno scolastico 2020/21. Alcune di queste misure sono viste di buon grado dal sindacato, come il cambio delle regole per l’attribuzione delle ore di sostegno in base ad altri fattori, come il contesto specifico della scuola e del territorio e altro; ma c’è spazio pure per l’assegnazione ‘dell’insegnante a tempo indeterminato per l’intero ciclo di studi dell’alunno’ ai fini della continuità didattica. Il sindacato ha spiegato come questo non risolva la questione, che deve invece essere affrontata da un’altra prospettiva”, prosegue.

INCLUSIONE A SCUOLA

“Anief ha prodotto, al fine di assestare gli eventi, delle disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66, recante norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità – si aggiunge – All’art. 3, infatti, si intende porre un argine al delicato problema della composizione delle classi, ponendo come limite quello di 20 alunni; infatti ‘il raggiungimento degli obiettivi previsti dal presente decreto rende indispensabile la previsione di un tetto massimo di studenti per classe, al fine di garantire la necessaria personalizzazione degli interventi didattici e una più efficace azione inclusiva del corpo docente e di tutti gli altri membri della comunità educante scolastica’.

L’AUMENTO DI SPESA

L’aumento di spesa derivante dal maggior numero di classi da formare viene compensato dalla generale diminuzione degli alunni iscritti nelle scuole di ogni ordine e grado. Inoltre, al comma 2 lettera b), si ritiene, per il conseguimento dell’effettiva realizzazione dell’inclusione scolastica degli studenti disabili, necessario ‘adeguare opportunamente la dotazione organica del personale Ata, aumentandola del 10% rispetto a quanto previsto dalla normativa citata’”.

“Per quanto riguarda poi l’art. 10, il sindacato ritiene necessario ‘prevedere l’assegnazione di risorse adeguate per la formazione del personale Ata chiamato a partecipare attivamente alla realizzazione degli obiettivi fissati dal presente decreto per l’inclusione degli alunni disabili’ – conclude -. Per la copertura finanziaria aggiuntiva alle spese di cui al comma 123 della L. 107/2015, è possibile fare riferimento dapprima alle somme non utilizzate, scadute e recuperate dai portafogli elettronici del personale docente e, per le quote eventualmente eccedenti, al fondo di cui ai commi 4 e 5 art. 1 L. 23 dicembre 2014 n. 190. All’art. 11 invece Anief pone attenzione al fatto che ‘per il conferimento di incarichi di sostegno a docenti in organico dell’autonomia, è necessario acquisirne la disponibilità'”.

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