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Dieta del caffè: accelerare il metabolismo e appiattire la pancia con la bevanda più amata dagli italiani

Cosa c’è di più italiano di una tazzina di caffè? Poche cose richiamano alla mente il Bel Paese quanto la bevanda calda originaria dell’Etiopia ma diventata un vero e proprio culto per gli italici palati. Ebbene, il caffè può rappresentare non solo un piacere, ma anche uno strumento per ritrovare la linea. Vediamo come.

Dieta del caffè: come funziona

Operazione preliminare necessaria, occorre ricordarlo, è quella di eliminare completamente lo zucchero. Si tratti di zucchero bianco, di canna o delle varie tipologie dietetiche il concetto non cambia: evitare totalmente è meglio, oltre che più adatto alla dieta del caffè.

Il vantaggio di assumere in maniera corretta e regolare il caffè (amaro!) sta nel fatto che favorisce una naturale accelerazione del metabolismo. I chili di troppo, i rotolini o – più spesso – quell’ordinario effetto di gonfiore sulla pancia, sono anche conseguenze di un rallentamento del metabolismo.

In altre parole, quando il processo metabolico è lento l’organismo tende a mettere in riserva le sostanze nutritive più difficili da trasformare in energia (i grassi). E questo, a livello esterno, produce gli inestetismi di cui sopra.

Per questo, il caffè può fare la differenza nel catalizzare il processo metabolico. Non bisogna esagerare, intendiamoci. La bevanda più amata dagli italiani, infatti, ha anche diverse controindicazioni. Può creare dipendenza e provocare palpitazioni, mal di testa, problemi allo stomaco, attacchi d’ansia e nervosismo.

Bastano quattro caffè al giorno, dopo i pasti più importanti. Il primo a colazione assieme ad un paio di fette biscottate integrali e un frutto (meglio evitare biscotti e altri carboidrati). A metà mattinata – passaggio molto importante – è il momento di uno spuntino ristoratore accompagnato dal secondo caffè della giornata. Un frutto – magari frutta secca come noci e mandorle – e una tazzina di caffè (amaro!).

Il terzo caffè va consumato dopo il pranzo. Dopo lo snack intermedio noterete di non avere troppa fame all’ora del pranzo, ma questo è perfettamente normale. Anzi, auspicabile in modo da non voler mangiare troppo. Procedete con un pasto leggero – un’ insalata, un tramezzino o piatti a base di cereali – e godetevi il terzo caffè a fine pasto.

L’ultima pausa caffettara del giorno dovrebbe svolgersi nel pomeriggio con un altro spuntino intermedio. Se avete mangiato frutta secca a metà mattinata, si consiglia frutta fresca. In caso contrario, invertite.

All’ora di cena (che si consiglia di consumare qualche ora prima di andare a dormire!) il metabolismo non avrà subito rallentamenti e – mangiando qualcosina lungo tutto il corso della giornata – vi sembrerà di non aver mai avuto fame durante le vostre attività.

Un piccolo segreto per massimizzare gli effetti della dieta del caffè: la cannella! Aggiungerne un pizzico alla prima tazza mattutina può davvero fare la differenza, facendo galoppare il metabolismo per tutta la giornata.

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