Cronaca

Prof sospesa a Palermo, Bussetti: “Avrei adottato un provvedimento più lieve”

Prof sospesa a Palermo. “Incontrerò l’insegnante di Palermo giovedì in occasione della commemorazione per Capaci. Ho letto le carte ed io avrei preso un decisione diversa: avrei adottato un provvedimento più lieve”.

Lo ha affermato Marco Bussetti, ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca intervenuto alla trasmissione radiofonica di Radio 1 ‘Un giorno da pecora’.

LE PAROLE DELLA COLLEGA

Palermo, parla una collega della prof sospesa. “Siamo insegnanti se cominciamo ad avere il cappio questo comincia a farci paura ed è anche difficile da spiegare ai ragazzi. Se cominciamo a limitare anche l’insegnamento, non c’è più speranza per questo Paese”.

Così Antonella Severino, docente della scuola Falcone di Palermo, commenta con l’Adnkronos quanto accaduto alla professoressa palermitana Rosa Maria dell’Aria. Oggi Severino ha accompagnato alcuni studenti della I, II e III media alla premiazione del concorso nazionale ‘Tricolore Vivo’.  Dedicato quest’anno all’articolo 21 della Costituzione.

LE PAROLE DELLA PROF di Palermo

“Siamo sempre per promuovere il senso della libertà e di vivere uno Stato democratico – dice – Prima di dare un giudizio su quanto è accaduto bisognerebbe capire bene com’era contestualizzato il tutto. Credo che non sia stato capito l’approccio didattico dell’insegnante, in fondo era un modo per fare storia”.

GLI STUDENTI SANNO

Una vicenda di cui la docente ha parlato con i suoi studenti, “soprattutto con quelli di terza media che quest’anno hanno studiato il fascismo e le leggi razziali. Abbiamo analizzato il diritto allo studio, il diritto alla libertà d’insegnamento, l’articolo 21 della Costituzione e il fatto che si è lottato per avere questi diritti – aggiunge – I ragazzi pensano che non sia giusto quello che è successo alla professoressa”.

LAVORIAMO SUI DIRITTI

E aggiunge: “Lavoriamo tanto sui diritti: il diritto ad avere una scuola in un ambiente sano e anche il diritto a protestare quando le cose non vanno. Li educhiamo ad avere una coscienza critica e ad utilizzare nella giusta maniera gli strumenti di denuncia, come la lettera, quando le cose non vanno. Insegnamo loro la Costituzione, il valore simbolico del tricolore e tutto quello che rappresenta, il non dare per scontato il fatto, la libertà, perché ci sono state guerre ed epoche in cui non è stato così”.
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