Opinioni

Basta screditare la scuola: la donna incinta del 14enne non è un’insegnante, ma un’infermiera che dà ripetizioni

Basta screditare la scuola. In un momento storico in cui la classe docente non gode di grandissima stima, i fatti di cronaca imputati erroneamente proprio agli insegnanti non aiutano. E’ di sabato la notizia di una donna 35enne, incinta di un ragazzino di 14 di cui abusava.

In un primo momento anche le agenzie di stampa avevano diffuso una verità e cioè la donna fosse un’insegnante. In un secondo momento, invece, si appreso che la 35enne dava ripetizioni di inglese al ragazzino. Ad oggi, come scrive anche La Nazione che ha scovato l’amara vicenda, si sa che la 35enne è un’infermiera. Un’infermiera che nel tempo libero dà ripetizioni.

Nonostante sia chiaro, dunque, quale sia il lavoro della donna, si continua a titolare “insegnante incinta di un’alunno” e così via.

Dare ripetizioni private non è esattamente uguale all’aver conseguito un’abilitazione e dunque sarebbe più corretto, nell’ottica di non voler screditare inutilmente una categoria, specificare che la donna di 35 anni non è affatto docente.

Anche dal punto di vista penale, infatti, nel caso in cui a commettere violenza sessuale sia un insegnante di scuola e dunque un educatore, il codice prevede specifiche aggravanti dettate proprio dal rapporto docente-discente.

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