Mafia. Bussetti: “E’ compito della scuola educare alla libertà e al pensiero critico”
“La mafia cresce dove lo Stato è assente, dove l’insicurezza economica e sociale la fa da padrona. Si sviluppa dove l’istituzione statale non è capace di garantire quegli spazi di libertà entro cui si manifestano le condizioni per la soddisfazione dei cittadini. La mafia è la negazione della libertà e della dignità umana. La scuola ricopre un ruolo determinante nel contrasto alla mafia. Educare significa educare alla libertà, formare individui che siano autonomi mediante l’esercito del pensiero critico”.
Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti dal palco allestito al porto di Civitavecchia prima della partenza della Nave della Legalità diretta a Palermo. “I bambini sono senza colpe – ha aggiunto il ministro- spetta alle istituzioni il compito di portarli via dagli ambienti della criminalità organizzata”.
“Chi si divide sulla lotta alla mafia sbaglia, chiunque usi una giornata come quella di oggi per la sua piccola battaglia politica sbaglia e fa un torto a Falcone”. Così si è espresso invece il ministro dell’Interno Matteo Salvini, a Radio Anch’io, parlando delle polemiche sulle celebrazioni della strage di Capaci.
“Cosa è per voi la legalità?”. ”E’ il rispetto di tutti e delle leggi”. Così una bambina ha risposto al premier Giuseppe Conte al Giardino della memoria a Capaci. ”Ti potrei portare con me, quando tornerò a insegnare. Rispettare l’altro, costruire dei percorsi di convivenza civile. Pensate senza la legge… Vi consegneremo al libero arbitrio? Alla violenza? Avete visto cosa succede quando non ci si affida alla legge? La mafia non ama le leggi, ama le proprie leggi, quelle del sopruso – ha aggiunto ancora Conte parlando con i bimbi – Le leggi devono rispettare dei criteri ed è quello che rispettiamo. Il contrasto delle opacità’, delle attività economiche, delle attività collegate alla politica”.
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