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Scuole aperte in estate: il piano del governo Meloni per sostenere le famiglie

Il ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara ha presentato la proposta di tenere le scuole aperte anche in estate, su base volontaria, per le famiglie di lavoratori che ne fanno richiesta. Il piano si inserisce in una strategia di aumento del tempo scuola e di potenziamento dei progetti educativi e di coesione sociale, finanziati anche con fondi europei.

Il problema delle chiusure estive delle scuole è sentito da molte famiglie italiane, soprattutto quelle senza il supporto di nonni o parenti o in difficoltà economiche per permettersi centri estivi. L’Italia ha infatti il primato di 14 settimane di chiusura estiva, contro le 6-9 settimane previste in altri paesi europei, mentre ha una media di 200 giorni di lezione, contro i 180-190 dei vicini.

Per venire incontro alle esigenze delle famiglie, il ministro Valditara ha proposto di tenere aperte le scuole anche durante la stagione estiva, su base volontaria, per offrire attività educative e ricreative ai bambini e ai ragazzi. Il piano si concentrerebbe soprattutto sulle scuole elementari e medie, dove il bisogno di sostegno è maggiore.

Il ministro ha mostrato una mappa in cui si evidenziano le scuole che hanno svolto o stanno svolgendo attività nel periodo estivo, con una prevalenza al Sud, dove il governo Meloni ha lanciato l’Agenda Sud per rilanciare lo sviluppo e la coesione. Tra i progetti avviati ci sono quelli di orientamento, potenziamento delle competenze di base, lingue, laboratori, digitale, sport, arte, cittadinanza. Inoltre, il ministro ha ricordato il fondo europeo Care, che promuove azioni di coesione per i rifugiati e per fornire sostegno di emergenza alle persone in fuga dall’Ucraina.

Il ministro Valditara ha sottolineato che il piano estivo per le scuole si inserisce in una visione più ampia della scuola, che deve essere “costruita a misura di studente, come un abito ritagliato su di lui”. Ha inoltre affermato che i fondi Pnrr sono “un buon punto di partenza” per migliorare la qualità dell’istruzione e del merito nel paese.

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