In occasione di “Moda in Musica”, l’evento internazionale sulla sinergia tra Scuola, Università e Aziende che si terrà il prossimo 10 maggio presso la Sala dei Baroni del Maschio Angioino di Napoli, pubblichiamo l’intervista esclusiva per OggiScuola a Giuseppe Desideri, presidente Aimc (Associazione italiana maestri cattolici).
“Moda in Musica”, organizzato da OggiScuola in collaborazione con FederIstruzione, sarà patrocinato, tra gli altri, dal Comune di Napoli, dal Console della Repubblica del Benin a Napoli, Dott. Giuseppe Gambardella dal già Console della Bolivia Dott. Maria Pullano, dall’Università agli Studi “Federico II” – Dipartimento di Scienze Politiche e dall’ Università agli Studi “Parthenope” di Napoli. E vedrà la partecipazione degli studenti dell’Istituto napoletano Isabella D’Este Caracciolo, protagonisti di una speciale sfilata, grazie all’operato della dirigente scolastica Giovanna Scala.
L’intervista a Giuseppe Desideri
Domanda: Quanto è importante la sinergia tra scuola, Università e Aziende per la formazione degli studenti, i lavoratori di domani?
Risposta: “Ritengo sia fondamentale per i ragazzi avere questa opportunità, soprattutto per gettare le basi per il rapporto che porta i loro saperi a confrontarsi con il mondo produttivo, canale di riferimento verso cui si svilupperà il loro futuro lavorativo. In questo il ruolo della scuola è fondamentale: passare dal contesto scolastico a quello lavorativo è importante per gli studenti, poiché ci si confronta con logiche diverse”.
D: Quale può essere quindi la reale opportunità che l’evento “Moda in Musica” può fornire ai suoi studenti?
R: “Quello di dare una possibilità concreta all’orientamento di questi giovani, fase fondamentale per passare dalla scuola al lavoro. L’Istituto Isabella D’Este Caracciolo crea quindi per i suoi studenti un ponte tra scuola, aziende e Università”.
D: In quanto presidente dell’Aimc, cosa ne pensa quindi di un’occasione di incontro come quella di “Moda in Musica” per i giovani studenti?
R: “Noi dell’Associazione diamo particolare attenzione all’alunno come persona che deve formarsi e trovare la propria dimensione. In questa ottica l’attività di orientamento al lavoro è un’occasione fondamentale. Tutto deve essere incentrato in questo caso sull’osmosi tra scuola e lavoro”.
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