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Bianchi: “Niente obbligo vaccini e niente Dad a settembre”

Settembre si avvicina. E i nodi d a sciogliere in tema scuola sono ancora tanti. Ci sarà l’obbligo vaccinale? Dad sì o dad no? Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ribadisce a “Radio Anch’io” la sua posizione maturata dopo l’incontro con l’associazione presidi e i sindacati. “Sono ottimista perché vedo che noi tutti stiamo lavorando moltissimo. L’85 per cento degli insegnanti su base nazionale è vaccinato, ci sono delle differenze regionali ma contiamo di raggiungere l’85-90 per cento in tutto il paese. Se c’è una regione con solo il 70% dei docenti vaccinati – spiega – il generale Figliuolo si concentrerà su quella per portarli al livello nazionale. Nei prossimi giorni il Governo prenderà evidenza se servirà un ulteriore passaggio per un bisogno di omogeneizzazione in tutto il Paese. La scuola è il mondo che ha risposto meglio”.

Gli studenti e il vaccino

Plauso per gli studenti. “Anche i ragazzi stanno rispondendo benissimo. Il generale Figliuolo ha detto che arriveremo a settembre ai 2/3 dei ragazzi vaccinati. Ho grande fiducia in loro”. Ma i presidi chiedono che anche i ragazzi siano vaccinati, quindi obbligo: “Ne discuteremo con tutto il governo. La scelta nostra è tutti in presenza, su questo ci misuriamo per avere tutte le condizioni, dentro e fuori la scuola, per essere presenti tutti”. Il piano scuola sarà presentato venerdì prossimo alle Regioni e seguirà le linee già indicate dal parere fornito dal Cts: dall’utilizzo delle mascherine – anche quelle trasparenti laddove sia necessario per favorire una migliore comunicazione – all’importanza del distanziamento, che non sarà comunque imprescindibile.

Il Green pass

Per quanto riguarda le vaccinazioni ai docenti, arrivate all’85,5%, Bianchi aveva detto che ci sarà una “forte raccomandazione”, quindi – almeno per ora – nessun obbligo. In sostanza l’ipotesi di un obbligo dei vaccini al personale scolastico sarà legata soprattutto all’andamento della campagna in queste settimane. Se i dati non dovessero ancora migliorare – soprattutto in alcune regioni – la raccomandazione potrebbe inevitabilmente diventare un obbligo attraverso un decreto e in queste ore proseguono gli aggiornamenti – in particolare sulle cifre – tra il ministro Bianchi e il Commissario per l’Emergenza, Francesco Figliuolo.

 

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