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Le scuole tornano a chiudere e si va in DDI: attenzione agli orari delle lezioni e alla modalità di erogazione

In Italia il numero dei contagi continua ad essere alto, le misure da rispettare si fanno sempre più stringenti e le scuole ritornano a chiudere.

La DDI torna ad essere l’unico modo possibile per fare scuola, con tutti i suoi pro ed i suoi contro. Per questo torna utile dare uno sguardo a quanto suggerito dal Ministero con le Linee Guida per la Didattica digitale integrata, pubblicate per la prima volta il 7 agosto 2020 in vista della ripresa di settembre.

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Il documento contiene indicazioni fondamentali per il Collegio dei docenti: in primis ci si sofferma sull’organizzazione della DDI, che va attuata valutando il fabbisogno, fissando gli obiettivi da raggiungere, considerando gli strumenti da utilizzare e soprattutto ripensando agli orari di lezione.

È molto importante riflettere sulla ridefinizione degli orari perché insieme alla modalità di erogazione didattica e agli orari, cambia anche la metodologia che gli insegnanti dovranno adottare.

Tutto questo va quindi ad incidere sul modo in cui gli studenti e le studentesse vivono la scuola.

L’ORARIO DELLE LEZIONI

 

Le Linee Guida prevedono che nel corso della giornata scolastica debba essere offerta, agli alunni in DDI, una combinazione adeguata di attività in modalità sincrona e asincrona. Ciò consente di ottimizzare l’offerta didattica con i ritmi di apprendimento, avendo cura di prevedere anche alcuni momenti di pausa.

Nel caso di attività digitale complementare a quella in presenza, il gruppo che segue l’attività a distanza rispetta per intero l’orario di lavoro della classe salvo che la pianificazione di una diversa scansione temporale della didattica, tra alunni in presenza e a distanza, non trovi la propria ragion d’essere in motivazioni legate alla specificità della metodologia in uso.

Nel caso in cui la DDI divenga strumento unico di espletamento del servizio scolastico, a seguito di eventuali nuove situazioni di lockdown, saranno da prevedersi quote orarie settimanali minime di lezione:

Scuola dell’infanzia: l’aspetto più importante è mantenere il contatto con i bambini e con le famiglie. Le attività, oltre ad essere accuratamente progettate in relazione ai materiali, agli spazi domestici e al progetto pedagogico, saranno calendarizzate evitando improvvisazioni ed estemporaneità nelle proposte in modo da favorire il coinvolgimento attivo dei bambini. Diverse possono essere le modalità di contatto: dalla videochiamata, al messaggio per il tramite del rappresentante di sezione o anche la videoconferenza, per mantenere il rapporto con gli insegnanti e gli altri compagni. Tenuto conto dell’età degli alunni, è preferibile proporre piccole esperienze, brevi filmati o file audio.

Scuola del primo ciclo: assicurare almeno quindici ore settimanali di didattica in modalità sincrona con l’intero gruppo classe (dieci ore per le classi prime della scuola primaria). Queste possono essere organizzate anche in maniera flessibile e devono costruire percorsi disciplinari e interdisciplinari, con possibilità di prevedere ulteriori attività in piccolo gruppo, nonché proposte in modalità asincrona secondo le metodologie ritenute più idonee.

Scuole secondarie di primo grado ad indirizzo musicale: assicurare agli alunni, attraverso l’acquisto da parte della scuola di servizi web o applicazioni che permettano l’esecuzione in sincrono, sia le lezioni individuali di strumento che le ore di musica d’insieme.

Scuola secondaria di secondo grado: assicurare almeno venti ore settimanali di didattica in modalità sincrona con l’intero gruppo classe, con possibilità di prevedere ulteriori attività in piccolo gruppo nonché proposte in modalità asincrona secondo le metodologie ritenute più idonee.

CPIA: per i percorsi di primo livello, primo periodo didattico, assicurare almeno nove ore alla settimana di didattica in modalità sincrona con l’intero gruppo di apprendimento; per i percorsi di primo livello, secondo periodo didattico, assicurare almeno dodici ore alla settimana di didattica in modalità sincrona con l’intero gruppo di apprendimento; per i percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana assicurare almeno otto ore alla settimana di didattica in modalità sincrona con ogni gruppo di apprendimento; per i percorsi di secondo livello assicurare almeno quattro ore al giorno di didattica in modalità sincrona con l’intero gruppo di apprendimento.

Il Dirigente scolastico predispone l’orario delle attività educative e didattiche con la quota oraria che ciascun docente dedica alla didattica digitale integrata. L’obiettivo deve essere quello di assicurare adeguato spazio settimanale a tutte le discipline sia che la DDI sia scelta come modalità complementare alla didattica in presenza, sia che essa costituisca lo strumento esclusivo derivante da nuove condizioni epidemiologiche rilevanti.

Infine, secondo quanto previsto dal documento ministeriale, nella strutturazione dell’orario settimanale in DDI è possibile fare ricorso alla riduzione dell’unità oraria di lezione o alla compattazione delle discipline.

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