Sindacati

Stipendi più alti per chi si trasferisce di regione, prima però ci sono 340 euro da dare a tutti

“Dare la possibilità a chi si trasferisce in altra regione di vivere dignitosamente”. Lo ha chiesto il ministro dell’Istruzione durante un dibattito sulla mobilità dei docenti. L’obiettivo del titolare del Miur, Lorenzo Fioramonti, è quello di “creare condizioni tali per cui i docenti possano essere pagati in maniera dignitosa. Abbiamo gli insegnanti meno pagati d’Europa, l’ha detto anche l’Unione europea, è inaccettabile. Dobbiamo cominciare a dare la possibilità a chi si trasferisce in un’altra regione volontariamente di poter essere pagato in modo dignitoso e poter vivere lì”.

Il problema è che lo stipendio di chi insegna in Italia, come certificato di recente dall’Aran, è talmente ridotto ai minimi termini che anche il costo della vita lo ha sovrastato. Addirittura di 12-14 punti di inflazione certificata negli ultimi dieci anni rispetto ai compensi mensili. Un ritardo che è stato quantificato in oltre mille euro di potere d’acquisto solo negli ultimi sette anni. Mentre nello stesso periodo in altri Paesi “vicini” all’Italia, come la Germania e la Francia, gli stipendi dei docenti sono invece saliti. Così, i colleghi tedeschi arrivano a percepire compensi quasi doppi, mentre il salario medio annuo dei docenti francesi supera ormai gli 8 mila euro.

Marcello Pacifico (Anief)

“Solo una volta che si sarà annullato il gap rispetto all’inflazione si potrà finalmente cominciare a parlare di avvicinamento agli stipendi europei. Come Anief, abbiamo indicato la strada per iniziare. Bisogna recuperare i soldi tagliati alla scuola dalla Legge 133/2008. Da questa operazione si produrrebbero aumenti di almeno 200 euro medi a dipendente. Considerando i 40 euro già stanziati dall’esecutivo precedente e i 100 euro che il ministro Fioramonti ha chiesto al Governo M5S-Pd. Come segnale iniziale per l’adeguamento degli stipendi, si arriverebbe a 340 euro lordi d’incremento. Da assegnare a tutti i docenti senza trascurare il personale amministrativo ed educativo. Una quota ulteriore andrebbe poi a chi è costretto a spostarsi, prevedendo una quota crescente con l’aumentare dei chilometri di distanza dalla terra d’origine e dagli affetti”.

COMUNICATO STAMPA ANIEF

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