Sindacati

Precariato, salari inferiori ai colleghi europei e zero investimenti: sulla scuola l’Italia resta il fanalino di coda

“La situazione politica, con il suo precipitare improvviso in una crisi di governo, mette la scuola e l’istruzione in una condizione drammatica che va gestita con responsabilità da parte di tutte le forze in campo, indipendentemente dalla collocazione parlamentare, al fine di evitare conseguenze disastrose per il nostro sistema d’istruzione. Già ci siamo espressi sulla necessità di portare a termine le misure che prevedono la stabilizzazione del precariato e le assunzioni di docenti ed ATA”. Così in una nota la Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.

Scuola: le sfide per i governi che verranno

“Ora richiamiamo l’attenzione sulla necessita’ che, pur in una fase difficile del quadro politico, la scuola e l’istruzione – prosegue la CGIL- ricevano l’attenzione e il rispetto che meritano. Occorrono investimenti. L’Italia continua ad essere segnalata da ogni organismo indipendente e dai dati OCSE come il fanalino di coda nella spesa per il nostro sistema scolastico universitario e della ricerca. E da anni la FLC CGIL, proprio a partire da quei dati che per prima ha portato alla luce, chiede investimenti massicci in scuola dell’infanzia, in tempo pieno e prolungato, in edilizia scolastica, in personale. Investimento vuol dire altresi’ riconoscere anche nello stipendio il valore degli insegnanti e del personale tramite i contratti”.

Serietà e verità

“Non siamo disposti – precisano- ad attendere altri 10 anni per fare il prossimo contratto. E ricordiamo che per la prima volta, il 24 aprile 2019, in una specifica Intesa con i Sindacati rappresentativi di scuola, istruzione e ricerca, un governo ha riconosciuto la distanza che separa gli stipendi dei nostri insegnanti e di tutti gli operatori scolastici dalla media dei Paesi avanzati e ha riconosciuto la giustezza di uno sforzo che colmi il divario salariale, anche in maniera graduale, con i colleghi europei”. “Quell’impegno – conclude la FLC CGIL- non deve andare disperso e ogni compagine governativa che voglia fare un discorso di serieta’ e di verita’ con gli insegnanti, la scuola e l’istruzione, da quel dato deve partire, incominciando a creare le condizioni per rinnovare il Contratto 2019-2020 per cui tempestivamente abbiamo presentato la nostra piattaforma unitaria”.

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