News

Ora di educazione civica a scuola. Che fine ha fatto?

Trentatré ore di insegnamento annue, dalla Costituzione all’ambiente, al patrimonio culturale e ancora educazione al web ma anche collaborazione con le famiglie. E’ quanto prevede la proposta di legge sull’ora di educazione civica a scuola, presentata dalla Lega nei mesi scorsi. Che fine ha fatto il provvedimento?

Da oltre sette mesi in Parlamento si discute del testo illustrato dal Carroccio nel dicembre scorso in una conferenza stampa con Matteo Salvini e i ministri dell’Istruzione, Marco Bussetti e l’allora ministro della Famiglia Lorenzo Fontana.

Il testo è stato poi discusso a Montecitorio e approvato il 4 maggio scorso. Da allora è in discussione in commissione Istruzione a Palazzo Madama. 7

EDUCAZIONE CIVICA: IL MISTERO

La PROPOSTA prevede 33 ore di insegnamento l’anno nel primo e nel secondo ciclo di istrizione. Nelle scuole del primo ciclo in contitolarità, e nelle scuole del se­condo ciclo con docenti abilitati.

Le tematiche indicate da trattare partono dalla Costituzione e vanno allo sviluppo sostenibile, al diritto, compreso quello al lavoro, al contrasto alle mafie fino all’educazione e al rispetto della valorizzazione del patrimonio culturale.

Nella seduta della commissione del 25 luglio si conclusa la fase di illustrazione degli emendamenti. La maggioranza punta a una corsia preferenziale del provvedimento che ha già avuto l’ok di Montecitorio anche utilizzando lo strumento previsto dal regolamento del non passaggio in Assemblea, un’ipotesi che vede la contrarietà delle opposizione. Non è escluso, dunque, che possa essere approvato entro l’estate.

FONTE: ANSA

Sostegno: i posti vanno ai precari non abilitati, mentre agli idonei viene negata la specializzazione

Augias: “Niente analisi logica e grammaticale a scuola, normale che i ragazzi non capiscano i testi”

Immissioni in ruolo 2019/20: una situazione paradossale

Recalcati agli insegnanti: “La scuola non può essere solo scrutini. Essere presenti è il primo principio della cura”

Leggi qui altre notizie su OggiScuola

Seguici anche sulla nostra pagina social Facebook e sul profilo ufficiale Twitter

Articoli correlati

Back to top button