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“Cosa mi manca di più? La scuola”. I bimbi siriani farebbero di tutto per un solo giorno tra i banchi

“La cosa che mi manca di più? La scuola”. E’ questa una delle tante risposte semplici e sincere date dai bambini profughi siriani in Libano, Turchia e Giordania. A raccoglierle la giornalista Laura Tangherlini, uno dei volti più noti di Rainews24. Le testimonianze, le storie e le voci di piccoli e grandi siriani spostati forzatamente dalla guerra, sono la base del suo “Matrimonio siriano, un nuovo viaggio”. Un libro-documentario presentato a Napoli il 22 giugno scorso.

Una vita fuori dalla Siria: il libro di Laura Tangherlini

E’ un libro di inchiesta, denuncia e rottura, che cerca di restituire voce e spazio alle vere vittime della guerra che coinvolge il Paese ormai da 8 anni. Persone che troppo spesso scompaiono dietro la cortina della geopolitica e delle analisi strategico-militari.

Laura Tangherlini e Marco Rò nella libreria Tamu, Napoli. (Ph Francesco Petronella)

Il volume, che comprende al suo interno anche il precedete “Matrimonio siriano”, nasce da un’idea di Laura Tangherlini e suo marito Marco Rò, cantautore. I due hanno deciso di vivere in chiave completamente benefica il loro matrimonio in Umbria, recandosi nei campi profughi in Medio Oriente per devolvere ai bambini siriani i loro doni di nozze.

Matite e quaderni: perchè la scuola è la cosa più importante

I viaggi in Libano e Turchia, dove conoscono anche il piccolo Mo’men – sostenuto a distanza per un anno – diventano reportage, filmati e immagini che confluiscono nel progetto multimediale della coppia. “Matrimonio siriano, un nuovo viaggio” nasce dall’ultima missione, effettuata in solitario stavolta, da Laura Tangherlini in Giordania.

Quello della scuola è un tema che ritorna nelle voci dei bimbi siriani trapiantati fuori dal loro paese. La quotidianità, le lezioni, i compagni di banco sono sempre nella loro mente. Lo riporta l’autrice nella presentazione napoletana del volume, ospitata dalla libreria Tamu, nel cuore del capoluogo campano. Il materiale scolastico, tra l’altro, è parte integrante degli oggetti portati da Laura e Marco ai bambini siriani in Turchia, Libano e Giordania. Minori che – molto spesso – non hanno neanche più il ricordo di una vita normale. Una vita senza le bombe, senza i razzi che piovono dal cielo. Una vita in cui andare a scuola è la cosa più ordinaria e più bella del mondo.

ph Credits: Laura Tangherlini

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