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“Ci sono cose anti Salvini?”, la Digos controlla gli striscioni degli studenti fuori dall’aula bunker

“Dobbiamo controllare lo striscione, ci sono cose anti-Salvini?”. Così i poliziotti della Digos fuori dall’aula bunker a Palermo per la commemorazione della strage di Capaci, pagina nera della storia italiana.
Come riporta La Repubblica i tanti studenti accorsi per ricordare Giovanni Falcone erano increduli, non capivano il perché di quel controllo.

A un certo punto, scrive il quotidiano, uno dei poliziotti si accorge di una studentessa particolarmente colpita da quel controllo. Così si avvicina all’insegnante: “La ragazza si è sentita intimidita?”, sussurra. L’insegnante risponde: “No, no”. E si allontana velocemente con i suoi ragazzi. “Questioni di sicurezza” spiega un altro agente.

SALTATO L’INCONTRO CON SALVINI

Intanto a Palermo i ragazzi aspettavano di incontrare Salvini sul caso della prof sospesa. “Il ministro Salvini aveva promesso che sarebbe venuto nella nostra scuola per un confronto con studenti e docenti sul decreto sicurezza. Invece non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione. Noi siamo aperti al dialogo”. Lo dice Alessandro, 16 anni, rappresentante di istituto degli studenti dell’istituto tecnico Vittorio Emanuele III di Palermo.

“Salvini noi siamo qua, cosa dovevi dirci?!”, si legge in uno degli striscioni agganciati proprio alla recinzione della scuola.

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