Morcellini, bambini drogati dai social. La scuola costretta a combattere con genitori lassisti
Morcellini, bambini drogati dai social. La scuola ultimo baluardo del riscatto sociale
“In molti stiamo lavorando sulle dipendenze. C’è una diffusione sociale di dipendenze, perché dietro ad esse qualcuno ci guadagna così tanto da determinare economie politiche dell’illegale, che inizia già nelle scuole”. Così Mario Morcellini, commissario Autorità garante per le Garanzie nelle Comunicazioni.
“Una parte di queste dipendenze sono dovute alle responsabilità degli adulti, come anche dei genitori. Questa società, inoltre, produce più dipendenze di un tempo. Ad esempio già all’età di 3-6 anni si rileva nei bambini una dipendenza dagli schermi dei vari device, che non si arriva mai a riequilibrarla anche col passare del tempo”.
“Per la prima volta nella storia dell’umanità – prosegue – si è formati già prima di andare a scuola, non è quasi più compito dei maestri insegnare a leggere e scrivere. I media si trascorrono dalle 3/4 alle 8 ore davanti agli schermi. Ciò comporta un rischio nella socializzazione. Proprio a causa di queste dipendenze c’è un problema limite nello sviluppo dei ragazzi, dobbiamo perciò pensare che le scuole, come le università, siano dei punti di presidio, che ancora ce la fanno a combattere le dipendenze”.
“Il sapere – conclude – è, infatti, l’unica forma di riscatto dalle dipendenze”.
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