Normative

Gite scolastiche, il Miur fissa dei limiti sulle destinazioni. Ecco cosa prevede la normativa per ogni classe

I viaggi d’istruzioni, noti anche come gite scolastiche, rappresentano un momento formativo importante nella vita di uno studente. A stabilire le condizioni di ogni singolo viaggio, le scuole fanno riferimento alla Circolare Ministeriale n. 291 del 14 ottobre 1992.

Suddetta circolare, in tema di destinazioni stabilisce quanto segue:

5.1

I viaggi di istruzione per gli alunni d’istruzione secondaria di secondo grado sono organizzati in Italia e all’estero. Valgono, per gli alunni della scuola dell’obbligo, le limitazioni segnatamente indicate al punto sub 5.4.

In via generale, è consigliabile seguire il criterio della maggior vicinanza della meta prescelta, in modo da contemperare gli inderogabili obiettivi formativi del viaggio con le esigenze non trascurabili, di contenimento della spesa pubblica. In proposito, si reputa utile rammentare che la progettazione di ogni spostamento, specialmente se organizzato per l’estero, deve essere sempre preceduta da un’attenta analisi delle risorse disponibili (compresi gli eventuali contributi di enti vari) e dei costi preventivabili. Essa pertanto può essere realizzata solo quando l’istituzione scolastica sia fornita di fondi sufficienti, tenuto conto che non possono essere chieste alle famiglie degli alunni quote di compartecipazione di rilevante entità, o comunque, di entità tale da determinare situazioni discriminatorie che vanificherebbero, oltre tutto, la stessa natura e finalità dei viaggi d’istruzione.

In ordine a tale quota di compartecipazione, non possono comunque essere esclusi opportuni sondaggi presso le famiglie degli alunni circa la disponibilità a concorrere. Tali sondaggi si appalesano più che opportuni anche in occasione dell’organizzazione delle “settimane bianche” ed altre iniziative che richiedono tenute e attrezzature relativamente costose, spesso non possedute dalla generalità degli alunni. In proposito giova segnalare l’opportunità, proprio per venire incontro agli alunni meno abbienti, che venga preventivamente accertata la possibilità di avere a disposizione, gratuitamente o a prezzi ridotti, gli indumenti e le attrezzature adatti per il periodo necessario. Nella circostanza, gli organizzatori e la stessa scuola terranno opportunamente presenti le iniziative eventualmente intraprese su scala provinciale dai provveditori agli studi.

5.2 – Viaggi in Italia

Hanno lo scopo, come si è già detto, di promuovere negli alunni una migliore conoscenza del loro Paese. Si ritiene consigliabile evitare di scegliere come meta località molto lontane dalla sede della scuola, privilegiando la propria regione e quelle confinanti o più vicine. E’ inoltre opportuno diversificare le mete, in modo tale che accanto alle più note città d’arte nelle quali, specie in taluni periodi dell’anno. Più accentuato è il flusso dei turisti stranieri e italiani, siano tenute presenti anche località e centri minori, parimenti ricchi di patrimonio storico, artistico e culturale e, quindi, altrettanto rispondenti agli obiettivi formativi dei viaggi d’istruzione in argomento. E’ consigliabile che il personale della scuola incaricato dell’organizzazione dei viaggi o delle visite guidate informi il sindaco e l’Ente provinciale turismo delle località interessate, in vista dell’apprestamento di ogni misura che possa rendere più confortevole e più proficua l’iniziativa.

5.3 – Viaggi all’estero

Si suggerisce che le scelte delle scuole vengano indirizzate in via preferenziale verso i Paesi europei e specialmente verso quelli aderenti alla CEE, ovvero confinanti con l’Italia. E’ opportuno che la scuola, tramite l’ufficio scolastico provinciale, informi il competente ufficio diplomatico italiano (Ambasciata o Consolato). Per la visita ad importanti organismi internazionali, come il Consiglio d’Europa, il Parlamento europeo, l’ONU, l’UNESCO. E’ opportuno prendere preventivamente contatto con gli appositi uffici attrezzati per l’accoglimento degli alunni e disponibili per accordi diretti. Le scuole associate all’UNESCO, infine, potranno giovarsi della consulenza e della mediazione della commissione nazionale dell’UNESCO (Roma – Piazza Firenze, 57).

5.4 – Per gli alunni della scuola dell’obbligo, si fa presente quanto segue:

Riguardo al primo ciclo della scuola elementare si ritiene opportuno raccomandare che gli spostamenti avvengano nell’ambito delle rispettive province, mentre per il secondo ciclo l’ambito territoriale può essere allargato all’intera regione. Ovviamente, tale criterio territoriale assume carattere generale e orientativo, essendo connesso con la volontà di evitare lunghi viaggi e con l’opportunità di far conoscere approfonditamente il proprio territorio. Infatti, non si esclude la possibilità di uno “sconfinamento” in altra provincia o regione, allorché la località di partenza sia confinante o, comunque prossima ad altra provincia o ad altra regione. In tale ottica, sono consentiti, limitatamente al secondo ciclo e, comunque, in via del tutto eccezionale, gite di un solo giorno, senza pernottamento, in territorio estero, purché la meta prescelta sia, per l’appunto, confinante.

Riguardo alla scuola media, gli spostamenti possono avvenire sull’intero territorio nazionale. Sono inoltre consentite brevi gite di un solo giorno, senza pernottamento, in territorio estero, in occasione di viaggi che abbiano per meta zone di confine.

Limitatamente alle terze classi, gli uffici scolastici provinciali potranno eccezionalmente autorizzare, osservando con particolare rigore le dovute cautele, viaggi in Europa per la visita ad importanti organismi internazionali come quelli menzionati al precedente punto 5.3, ovvero viaggi connessi con manifestazioni culturali di risonanza internazionale o programmati in conseguenza dell’adesione ad iniziative internazionali. Le scuole associate all’UNESCO potranno, sempre limitatamente alle terze classi, compiere parimenti viaggi in Europa, in connessione con le attività proprie di tale organismo.

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