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Scuola, sindacati scatenati: “Basta diktat sul Green pass”

I sindacati non ci stanno. E scalpitano riguardo decisione del Governo circa il Green pass obbligatorio a scuola. “La decisione di adottare il green pass per il personale scolastico, con relative sanzioni in caso di inadempienza, è stata assunta dal Governo in modo unilaterale. Nonostante la Amministrazione Scolastica e Sindacati siano da tempo impegnati a trovare soluzioni utili per far ripartire la scuola in presenza. Anche per questa ragione, in una categoria già vaccinata al 90%, il provvedimento assunto sta alimentando forti tensioni. Come spesso accade quando si assumono decisioni frettolose e radicali”. Lo scrivono infatti in una nota unitaria i sindacati della scuola. Basta “diktat”, “la scuola non si riapre per decreto”, serve il “confronto”.

Il Green pass

“Se certamente qualsiasi intervento da parte dell’Amministrazione sul rapporto di lavoro dei suoi dipendenti deve trovare un preliminare confronto con le parti sociali, al di là di un giudizio di merito sull’utilità e sulla legittimità della norma introdotta, ci si chiede ad esempio come tale obbligo si potrà estendere al personale precario, le cui prestazioni si richiedono nel giro di poche ore e più in generale come si intendono condurre gli accertamenti e le procedure sanzionatorie introdotte dal Governo” , scrivono i sindacati a proposito del Green pass.

Gli altri problemi

Ma il certificato verde non esaurisce i problemi, visto che “restano irrisolti altri aspetti. Non si decongestionano le classi sovraffollate adottando provvedimenti strutturali, non si tutela il personale scolastico scaricandogli ogni genere di incombenza. E senza introdurre alcun presidio sanitario per coordinare interventi e iniziative”. Insomma “con un provvedimento sostanzialmente inefficace rispetto alla presenza a scuola di 8 milioni di studenti, si scaricano sui lavoratori tutte le conseguenze di scelte non fatte. Noi – ricordano i sindacati- avevamo invocato un provvedimento chiaro, che individuasse precisi adempimenti. Ma anche responsabilità dirette in capo allo Stato e affidasse al negoziato fra le parti gli aspetti che riguardano la gestione del rapporto di lavoro. L’incursione del Governo complica il percorso verso possibili soluzioni condivise”.

Le richieste

Ecco cosa chiedono i sindacati. Occorre innanzitutto fare “chiarezza sulle indicazioni per il distanziamento in classe”. E che “non si realizzi, con il taglio dell’organico aggiuntivo Covid, nessun arretramento su misure di sicurezza per ragioni economiche. E che sia immediatamente rimossa ogni reticenza da parte dell’Amministrazione nel fornire sia i dati relativi agli esiti del contagio in ambito scolastico, che l’esatto stato della campagna vaccinale. La sicurezza per decreto – concludono i sindacati- è in netta antitesi con l’efficace politica del confronto e della condivisione necessaria in epoca di pandemia. Alla vigilia di appuntamenti importanti per il Paese serve ricercare le soluzioni ai problemi attraverso il dialogo ed il confronto, azioni a cui il sindacato non si è mai sottratto. I diktat alimentano tensioni e ostilità anche nei contesti in cui come nella scuola si è già dimostrata altissima responsabilità e senso civico”.

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