AperturaCopertinaCronacaDidatticaDocentiFamigliaNewsPRIMO PIANOULTIME

Pugno di ferro del Miur contro le occupazioni: “E’ reato”

Che i presidi denuncino. Linea dura del ministero dell’Istruzione sul caso delle occupazioni studentesche che hanno riguardato quest’anno soprattutto le scuole del Lazio e di Roma. La scorsa settimana erano oltre 50 gli istituti dove era segnalata in corso la protesta degli studenti. Ora, alla vigilia della chiusura delle scuole per la pausa natalizia, interviene il capo dell’ufficio scolastico regionale Rocco Pinneri con un documento inviato ai presidi. Miur vs occupazioni studentesche dunque.

Il documento: pugno di ferro?

Così le indicazioni precise ai dirigenti: “Vi chiedo, ove vi troviate in questa situazione, di denunciare formalmente il reato di interruzione del pubblico servizio. E di chiedere lo sgombero dell’edificio, avendo cura di identificare, nella denuncia, quanti possiate degli occupanti. Le occupazioni violano il diritto costituzionale all’istruzione di quei numerosi studenti che non condividono il ricorso a tale strumento. E la presenza spesso cospicua di soggetti esterni alle scuole» che non permettono ai dirigenti di concedere forme alternative come l’assemblea o la cogestione che «lasciano la scuola aperta a beneficio di tutti gli studenti e aprono il dialogo necessario a comprendere le ragioni di ogni eventuale disagio”.

Le famiglie

Pinneri invita i presidi a proseguire il dialogo anche con le famiglie: “È importante che chi occupa capisca che violare il diritto dei loro compagni di scuola a frequentare le lezioni è un fatto grave, oltre che inutile vista la disponibilità di tutti al dialogo senza la necessità di azioni estreme ed illegali. Ribadite ai vostri studenti che dei temi di carattere più generale possono parlare anche con me – non mi son mai sottratto nelle rare occasioni in cui mi è stato chiesto – purché non stiano occupando”.

C’è infine anche il tema dei danni delle occupazioni. Che devono essere risarciti da chi li ha fatti: «Danni che – scrive Pinneri – non possono avere alcuna valenza politica e che esprimono solo vandalismo. Arredi e dotazioni laboratoriali distrutti, infissi e impianti danneggiati, distributori automatici divelti e svuotati degli alimenti e delle monetine. Controsoffitti infranti e fatti precipitare, furti a danno dei bar interni ecc. In due scuole le occupazioni hanno condotto a contagi per l’inosservanza delle misure di prevenzione. Si ha notizia di altri comportamenti preoccupanti quali assembramenti su tetti privi di parapetto o in altri luoghi pericolosi e ordinariamente inaccessibili, mentre vengono consumate bevande che potrebbero diminuire i livelli di attenzione. Ciò suscita ansia in chi ha a cuore il benessere dei propri studenti”.

Al termine dell’occupazione occorrerà che chiediate a chi è stato identificato di risarcire la spesa per la sanificazione della scuola assieme a ogni eventuale danno. Non essendo giusto che se ne debba far carico la collettività, cioè persino quegli studenti che non hanno occupato e che sono già danneggiati, per la violenza di alcuni compagni o di esterni, perdendo giorni di lezione. Agli occupanti identificati occorrerà anche applicare le misure disciplinari previste dal regolamento interno di ciascuna scuola e dell’occupazione si terrà conto nel determinare il voto in condotta”.

Seguici anche su http://www.scarpellino.comhttp://www.persemprenews.it

Articoli correlati

Back to top button