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Calcio sferrato nei genitali: bullismo dell’orrore alla scuola media. Operato d’urgenza

Calcio sferrato nei genitali: bullismo dell’orrore alla scuola media. Operato d’urgenza. Prima gli insulti e le beffe sulla chat whatsapp della classe, dalla quale era stato escluso perche’ non andava a genio ad alcuni coetanei. Poi le aggressioni fisiche, l’ultima delle quali con un calcio sferrato nei genitali che hanno costretto un dodicenne a un’operazione d’urgenza. Operato il 28 maggio scorso per evitare guai peggiori e lesioni agli organi.

LA DENUNCIA

L’11 giugno la famiglia del ragazzino, che frequenta una scuola media di Pisa, ha sporto denuncia in procura contro la scuola e i genitori dell’aggressore. La magistratura dovra’ ora chiarire se le accuse della famiglia del dodicenne sono vere e se l’alunno e’ stato, come i genitori sostengono, vittima di bullismo senza che la scuola abbia fatto niente per interrompere l’escalation di episodi anche violenti.

CALCIO NEI GENITALI, IL RACCONTO DELLA MAMMA

E’ la madre della vittima a raccontare un anno di soprusi e vessazioni: “La denuncia e’ diretta alla dirigente scolastica e ai genitori dell’aggressore, un coetaneo della vittima, con la richiesta di individuare anche tutti coloro che siano venuti a conoscenza di altri episodi vessatori e abbiano omesso di denunciarli. L’escalation poteva essere interrotta prima dalle autorita’ scolastiche, invece nulla”. La madre dell’alunno racconta di aver prodotto screenshot degli sfotto’ in chat, eppure, sostiene la donna, “quando segnalai fatti circostanziati, la dirigente scolastica mi chiese di non fare denuncia perche’ avrebbe gestito lei la situazione e risolto la questione”.

ALTRI EPISODI

Gli episodi pero’ sono proseguiti, sempre piu’ gravi. Come quando, racconta ancora la madre, a febbraio un compagno di classe lo ha ferito con una matita: “Quel giorno ha pianto a lungo e vomitato piu’ volte, ma la scuola non mi ha detto nulla”.

LA SCOPERTA

“Ho saputo dell’episodio solo perche’ la mamma di un altro alunno mi chiamo’ per chiedermi come stesse mio figlio: sono andata a scuola scoprendo l’accaduto, anche in questa circostanza la dirigente scolastica ha minimizzato”. Visitato dal pediatra di famiglia, il ragazzino e’ stato refertato per le lesioni subite giudicate guaribili in 10 giorni. A maggio l’episodio piu’ grave, con il calcio, l’intervento chirurgico e 30 giorni di prognosi.

L’ultima beffa, conclude, “e’ che le attivita’ conclusive dell’anno scolastico prevedevano una rappresentazione sul fenomeno del bullismo: quella recita si e’ svolta regolarmente mentre mio figlio era in un letto di ospedale, proprio in conseguenza di quegli atti che la scuola dovrebbe contrastare”.

 

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