Cronaca

“Scemo, deficiente”, urla, minacce e bimbi chiusi in uno stanzino: maestra d’asilo condannata a 4 mesi

Con le sue urla spaventava i bambini dell’asilo ed ora è stata condannata. Così Vittoria Rubini, 46 anni, insegnante della scuola di infanzia Mastronardi di Vigevano (Pavia) è stata condannata a 4 mesi per abuso dei mezzi di correzione e disciplina con undici bambini della scuola. Nelle denunce presentate ai carabinieri e all’Ufficio scolastico provinciale i genitori, che raccolsero anche una petizione, raccontarono ai carabinieri di avere notato improvvisi cambiamenti nei comportamenti dei loro figli. Le indagini hanno appurato come la maestra urlasse verso i bambini “scemo” o addirittura “deficiente” minacciandoli di punizioni. Ora la condanna con la pena sospesa.

Maestra condannata: l’antefatto

Secondo quanto riporta Il Giornale di Pavia, quella a danno della Rubini è una sentenza piuttosto controversa, considerato che il pm aveva chiesto l’assoluzione per particolare tenuità del fatto. La donna, dal canto suo, proporrà ricorso in appello.

L’inchiesta è cominciata nel 2016, quando alcuni genitori hanno ritirato i propri figli da scuola per poi far partire una segnalazione ai carabinieri. Ad incastrare la maestra le testimonianze di alcuni addetti alla mensa. Secondo quanto ricostruito, l’insegnante aveva creato un clima di minaccia e terrore nei confronti dei bambini. La maestra, inoltre, si sarebbe a volte rinchiusa in uno stanzino con i piccoli, urlando tanto da farsi sentire anche a porta chiusa. Si può solo immaginare quello che avveniva dietro quella porta.

Il legale: nessuna segnalazione nè video

Particolarmente perplesso Paolo Zorzoli Rossi, legale della maestra condannata. “Colpisce che di tutti i genitori che avevano presentato l’espostonessuno si sia costituito parte civile” commenta ai media locali. “Ciò che rende la sentenza sorprendente è anche il fatto che le telecamere installate dalla Finanza nell’asilo tra gennaio e febbraio 2017 non avevano fatto emergere nulla. Nemmeno la collega che lavorava con lei ha mai notato niente. Aspetteremo dunque le motivazioni della sentenza, ma sicuramente faremo appello”.

Leggi qui altre notizie su OggiScuola

Seguici anche sulla nostra pagina social Facebook e sul profilo ufficiale Twitter

Articoli correlati

Back to top button