Insulti, punizioni e divieto di andare in bagno per gli allunni: maestra della primaria 58enne a processo
Una maestra 58enne della primaria “Alfieri-Lante della Rovere” di Roma è finita a processo con l’accusa di abuso di mezzi di correzione nei confronti dei suoi alunni. Lo riporta Il Messaggero, sottolineando che la donna aveva creato un vero e proprio clima di terrore con insulti, punizioni corporali e persino un assurdo divieto di andare in bagno.
“Maestra posso andare in bagno?”chiedevano gli alunni. “No” era la risposta secca dell’insegnante. Le punizioni inferte agli alunni avevano un ché di assurdo, dal momento che la donna finiva per “punirli per comportamenti dal lei stessa ordinati nel rimproverarli e nell’insultarli”.
Divieto di andare in bagno: pericolo per l’incolumità dei bambini
L’immotivato divieto di andare in bagno, poi, avrebbe causato “l’insorgere del pericolo di una malattia nel corpo aggiunge o nella mente”. Questo è quanto si legge nel capo di imputazione.
I fatti risalgono all’anno scolastico 2016-17, quando la maestra insegnava nella classe quinta, sezione D della primaria capitolina. Sin dal primo giorno – emerge dalle ricostruzioni – si parla di offese, modi di dire e parole forti verso i bambini. I quali hanno iniziato a segnalare la cosa ai genitori. Il preside, venuto a conoscenza della situazione, ha messo in campo le contromisure necessarie mettendosi a disposizione dell’autorità giudiziaria.
La prossima udienza del processo è fissata a novembre e vedrà contrapposte le ragioni dell’accusa con quelle dell’insegnante che potrà spiegare quanto, a suo dire, sarebbe accaduto in classe nei primissimi giorni di quell’anno scolastico.
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