Ddl concretezza e impronte digitali: dirigenti sì, docenti no. Ecco cosa cambia da oggi
Registrare l’ingresso tramite le impronte digitali mentre una telecamera apposita riprende l’operazione. E’ quanto prevede per la Pubblica Amministrazione il regolamento attuativo previsto dalla legge Bongiorno. Il provvedimento, passato agli onori delle cronache come ddl concretezza, è già in vigore a partire da oggi. Ma i risvolti pratici troveranno attuazione prossimamente.
Impronte digitali: combattere i furbetti
Sebbene all’inizio dell’iter si parlasse anche di dispositivi per il riconoscimento dell’iride, alla fine è rimasta in piedi solo la proposta per il controllo biometrico tramite impronte digitali. La misura punta a combattere i cosiddetti “furbetti del cartellino”, registrando con puntualità scientifica inizio e fine delle prestazioni lavorative.
Secondo quanto riporta IlSole24Ore, verrà rispettato il principio di gradualità. Il controllo delle impronte, cioè, verrà implementato prima nelle amministrazioni più grandi per poi portarlo, mano a mano, sul territorio. Come parte integrante dei dirigenti PA, anche i presidi saranno interessati dalla misura. Esenti invece gli insegnanti, per i quali continuerà a far fede il registro di classe.
Sul regolamento attuativo pende ancora il giudizio di un organo importante: il Garante della Privacy, che già ha espresso alcune critiche in merito al controllo biometrico. Questo nonostante, come già detto, i dati saranno criptati nel rispetto della privacy. La palla passerà poi in Conferenza unificata, dato che gli apparecchi andrebbero installati anche nei Comuni più piccoli.
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