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Maestra accusata di maltrattamenti, i genitori raccolgono firme per difenderla: “E’ tutto un equivoco”

“Quella maestra non è il carnefice che si vuole descrivere dall’interno del plesso, ma una scrupolosa insegnante, che si occupa dei ragazzi anche al di fuori dell’orario scolastico”. Questa la posizione, riportata dai media locali, di un gruppo di genitori di Fiumicino, determinati a difendere a spada tratta un’insegnante accusata di maltrattamenti sugli alunni e sospesa.

Maestra sospesa: i genitori la difendono

Si tratta del terzo caso di questo genere nella località laziale, al centro della cronaca nazionale per queste nefande dinamiche di violenza. Eppure, nel caso di questa maestra, i genitori pensano che le autorità abbiano preso un granchio nel giudicarla colpevole. Tanto che un gruppo di mamme e di papà ha fatto partire una raccolta di firme in difesa della docente. Tra i firmatari ci sono anche i genitori di uno dei bimbi direttamente coinvolti nei presunti casi di maltrattamento.

“Deve essere chiara una cosa – spiega un papà alle testate locali – qualunque azione di contenimento effettuata dall’insegnante, peraltro tecnicamente preparata sull’argomento, è stata preventivamente concordata con noi genitori, e l’autorizzazione è stata data per iscritto. Nessuna violenza dunque, ma la necessità in alcuni casi di impedire che il bambino potesse fare o farsi male. Si è parlato anche di maltrattamenti psicologici, ma è un’accusa totalmente infondata”.

“Quando la maestra era in classe – argomenta invece una mamma– noi genitori sapevamo sempre tutto. Non solo c’era un dialogo costante, ma una collaborazione continua. Che non finiva con l’orario delle lezioni, ma si estendeva il pomeriggio o in altri giorni, anche in estate, anche in contesti diversi da quelli del plesso. Noi ci fidiamo di lei, perché sappiamo chi è e come lavora”.

Il processo

Occorre precisare che si tratta in molti casi di “bambini difficili”, e questo spiega il costante interfacciarsi con le famiglie di cui i genitori stessi danno testimonianza. Dopo la sospensione della maestra arriverà il processo, fissato per ottobre. Parte dei genitori sta pensando di cambiare plesso stante l’assenza forzata della maestra coinvoltaù

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