Maturità. Voti bassi e solo 2 sufficienze alla prova d’italiano. Genitori infuriati scrivono al Miur
Genitori sul piede di guerra a Bologna contro una commissione di maturità che avrebbe dato voti troppi bassi ai loro ragazzi. “Un’ingiustizia”, attaccano le famiglie di una quinta di liceo scientifico. Gli studenti, nonostante medie del sette, dell’otto e persino del nove, si sono ritrovati delle valutazioni finali attorno al sessanta – la sufficienza – e persino una bocciatura. Di fronte alle segnalazioni – spedite al liceo, al Ministero e all’Ufficio scolastico – quest’ultimo ha deciso l’invio degli ispettori. A riportare la vicenda è l’edizione locale del Resto del Carlino.
Maturità da incubo: la rabbia dei genitori
“Quei voti non rispecchiano l’impegno di cinque anni di scuola”, attaccano i ragazzi e le loro famiglie. In particolare gli esami scritti sono stati i più complicati: in italiano hanno preso la sufficienza in due, in matematica e fisica appena uno solo. Anche gli orali – proseguono genitori e studenti – “ci sono sembrate delle interrogazioni che, oltretutto, duravano un’ora e mezzo”.
Il precedente
All’Isis “Leonardo Da Vinci” di Poggiomarino (Napoli), prima degli esami, è successo un episodio diverso ma analogo. Il 45% degli studenti della scuola non è stato ammesso ammessi agli esami di maturità. Si tratta di numeri non eccessivi in termini assoluti, trattandosi solo dell’indirizzo Cat (costruzioni, ambiente e territorio, ex-geometra). Ma in termini percentuali sembra una vera e propria ecatombe. Non di rado, infatti, accade che studenti con decifit nel profitto anche importanti vengano comunque ammessi alla maturità. Spesso un escamotage per “toglierli di mezzo”. Ma al “Leonardo Da Vinci” le cose sono andate diversamente.
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