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“Volevo finisse, ma ora la scuola mi manca”. La lettera della studentessa che ha commosso prof e compagni

È passato già un mese dalla fine della scuola, un po’ meno dalla fine degli esami, eppure io ho ancora il costante pensiero “Devo studiare per domani!”, quando so che né domani né lunedì tornerò alla Scuola Media Maria Brigida di Termoli, nella mia classe, perché questi tre anni sono davvero volati, quando a me i giorni sembravano non passare mai, e per quanto le sei ore di routine a scuola potessero essere estenuanti ora vorrei tanto tornarvi, anche per solo un altro giorno.

Ricordo quando in prima media avevo timore di ciò che mi aspettava, che sarei dovuta crescere per affrontarlo, io che credevo fosse una scuola tanto difficile, nemmeno dovessi andare all’Università; avevo paura che avrei avuto insegnanti (i quali adesso avrei dovuto chiamare “professori”) severi o che mi avrebbero dato filo da torcere…Invece, sì, sono cresciuta, e mi sono ritrovata con tre bellissimi anni alle spalle.

Ne sono successe tante tra lezioni, interrogazioni, compiti, compagni di classe, armonia e discordia (anche se in fin dei conti non nego di essermi affezionata ai coetanei con cui ho trascorso comunque un triennio)… E risate con loro o con i prof, o qualche pasticcio che era successo in classe per colpa di qualcuno che ne aveva combinata una delle sue…

Leggi la lettera completa sulla scuola QUI

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Nella vita si può anche non capire, la lettera di un ds che ha commosso gli insegnanti

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