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“Superquark”: stasera in Tv la prima puntata della nuova edizione, ecco di cosa si occuperà Piero Angela

Insieme al caldo estivo torna l’immancabile appuntamento con “Superquark”, lo storico programma Rai dedicato alla divulgazione e alla conoscenza. Andrà in onda stasera alle 21.20 su Rai 1 la prima puntata della nuova edizione.

Superquark: una nuova edizione

Piero Angela ci accompagnerà alla scoperta di argomenti interessanti e appassionanti spaziando dall’archeologia alla natura, dalla storia alla tecnologia, dall’economia alla scienza. Con Alberto Angela andremo alla scoperta dei tanti siti ricchi storia e archeologia in giro per l’Italia. Moltissimi i servizi da tutto il mondo.

Gli inviati di Superquark andranno nei laboratori delle più importanti università. E poi il Giro del mondo in pillole per le notizie flash dal mondo scientifico internazionale. Numeri: pesi, distanze, misure e percentuali, che mostrano in maniera significativa, quali e quanti sono i cambiamenti che sta attraversando la nostra epoca. Idee: tutti i libri di divulgazione scientifica. E ancora, Da dove viene?: tante piccole storie di come e perché nasce un innovazione.

Il programma di Piero Angela, che ha iniziato al mondo della tv anche il figli Alberto, ha aperto i battenti nel 1995 come ampliamento della precedente versione, denominata “Quark”. Anch’essa trasmissione dedicata alla scienza, all’approfondimento, alla storia e alla natura, andata in onda dal 1981 al 1994. I 35 anni del programma sono ricordati il 30 marzo 2016 a Parliamone su Rai Premium con Maurizio Costanzo che ha intervistato Piero Angela.

L’origine del nome

Forse non molti conoscono l’origine del nome del programma. Della prima e della seconda versione. L’ha spiegata lo stesso Angela all’esordio del programma nei lontani anni ’80. “Il titolo Quark – spiegava il divulgatore – è un po’ curioso e lo abbiamo preso a prestito dalla fisica, dove molti studi sono in corso su certe ipotetiche particelle subnucleari chiamate appunto quarks, che sarebbero i più piccoli mattoni della materia finora conosciuti. È quindi un po’ un andare dentro le cose”.

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