Cronaca

Espulso dalla Maturità perché scoperto con smartphone, l’Usr: “Non è il primo caso”

Maturità. “Casi di esclusione dalle prove d’esame successive di un candidato sorpreso a utilizzare un telefono cellulare durante la seconda prova scritta, non sono purtroppo una novita’ e il caso recente non e’ il primo rilevato nelle Marche”.

E’ quanto precisa l’Ufficio scolastico regionale delle Marche sul caso dello studente del Liceo “Rinaldini” di Ancona ‘bocciato’ per l’uso del telefonino agli esami di maturita’”.

“In passato – osserva – anche una sentenza del Tar Marche a conferma della decisione analoga di una commissione”. “Episodi analoghi, con identici epiloghi, si sono infatti registrati nel corso degli ultimi anni. – spiega l’ufficio scolastico – In tutti quei casi, la decisione fu presa in attuazione delle annuali istruzioni impartite dal ministero dell’Istruzione, dell’Universita’ e della Ricerca in cui si prescrive l’assoluto divieto, nei giorni delle prove scritte, utilizzare a scuola telefoni cellulari, smartphone di qualsiasi tipo, dispositivi di qualsiasi natura e tipologia in grado di consultare file, di inviare fotografie e immagini, pena l’esclusione da tutte le prove di esame”.

Espulso dalla Maturità IL CASO DEL 2017

Nel 2017, ricorda l’Usr, durante la prova di matematica, in un liceo scientifico di Ascoli Piceno, un candidato “fu sorpreso a utilizzare un telefono cellulare, sul quale erano attive, attraverso l’applicazione Whatsapp”, delle schermate che contenevano la trattazione di alcuni problemi e quesiti riguardanti la prova stessa”. “L’importanza di quel precedente – conclude la nota – sta anche nel fatto che la decisione della commissione d’esame fu poi confermata dalla prima sezione del Tar Marche, cui aveva presentato ricorso il candidato “bocciato”, con una sentenza emessa il 6 dicembre 2017 che aveva ritenuto legittimi l’annullamento della prova di matematica e la conseguente esclusione dalle ulteriori prove”.

LEGGI ANCHE QUESTE NOTIZIE

Mobilità scuola, esulta Bussetti: “Fatto grande lavoro”. Soddisfatto oltre il 50% delle richieste

Quota 100: boom di domande a Roma, Milano e Napoli. Banche e scuola al centro dell’esodo

Scuola. Genitori regalano peluche a forma di cacca a un docente: “Questo è quanto vali”

Il paradosso dell’ignoranza: chi meno sa più crede di sapere. Ecco perchè bisogna “educare al dubbio”

Recalcati agli insegnanti: “La scuola non può essere solo scrutini. Essere presenti è il primo principio della cura”

Nella vita si può anche non capire, la lettera di un ds che ha commosso gli insegnanti

Stipendio docenti: “Recuperare il gap con altri Paesi. Mediamente guadagnano il doppio dei prof italiani”

Ammaniti: “I genitori di oggi sono ‘adultescenti’. Vivono un’adolescenza eterna e danneggiano i figli”

Maturità: Bussetti cita Seneca per incoraggiare gli studenti, ma la frase è sbagliata

Leggi qui altre notizie su OggiScuola

Seguici anche sulla nostra pagina social Facebook e sul profilo ufficiale Twitter

Articoli correlati

Back to top button