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Reclutamento scuola, stesso film degli ultimi 20 anni: sanatoria in vista per i precari, ma la “supplentite” resta

Un piano per combattere il precariato di decine di migliaia di docenti in attesa di stabilizzazione a scuola, un esito negativo che puntualmente arriva. E’ questa, in sintesi, la posizione di un editoriale del Sole24Ore a firma Eugenio Bruno e Claudio Tucci, che analizza lo stato preoccupante in cui versa – da  20 anni a questa parte – il reclutamento scolastico.

Scuola: il governo alla prova del precariato

Puntualmente, ogni volta che si insedia un nuovo governo – partono roboanti annunci che promettono di risolvere il problema degli insegnanti in attesa di una cattedra stabile. Alla fine, però, va sempre in onda “lo stesso film degli ultimi 20 anni”. “L’ultimo a provarci . spiega il Sole – era stato Matteo Renzi con la Buona Scuola del 2015 che ha prodotto 86mila stabilizzazioni (con un costo di oltre 2 miliardi) senza riuscire però debellare il virus della “supplentite”. Adesso tocca all’esecutivo gialloverde e al ministro Marco Bussetti cimentarsi con la loro versione di “salva-precari”.

L’idea è quella di mettere in campo l’ennesima sanatoria, con i tecnici del ministero stanno che stanno studiando una proposta per “salvaguardare” i docenti precari, non abilitati, con almeno 36 mesi di servizio alle spalle. Per la loro abilitazione è prevista la creazione di un percorso ad hoc e una “corsia preferenziale” per ottenere il ruolo.

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