Opinioni

Mobilità e immissioni in ruolo, il Miur proroga al 27 maggio il termine. Tassella: “Una presa in giro”

Il Miur proroga al 27 maggio  il termine di comunicazione al Sidi delle istanze di mobilità , degli organici. E soprattutto dei pensionamenti che aveva fissato al 25 maggio  con O.M.n.203 dell’8 marzo 2019.

In pratica una proroga di soli tre giorni di cui un prefestivo, un festivo, coincidente peraltro con le elezioni europee, allorquando gli impiegati preposti alle pratiche  di pensione  potrebbero essere  stati coinvolti come scrutatori e presidenti di seggio.

È  la risposta del Miur alla richiesta dei sindacati che abbiamo sollecitato
più  volte  per permettere che tutti o la maggior parte dei posti che si sarebbero resi vacanti con i pensionamenti anticipati introdotti dal decreto legge 28.1.2019  ( Quota 100 e anticipo di 5 mesi aspettativa di vita)  potessero essere disponibili per i trasferimenti,  soprattutto per soddisfare gli  interprovinciali, e soprattutto per  le  immissioni in ruolo 2019/20  nelle percentuali previste dal contratto triennale sulla mobilità.
Prorogare di soli tre giorni é  una vittoria di Pirro che non cambia nulla. Una presa in giro contro cui i sindacati si  dovrebbero ribellare.
Il ministero si sta sempre più  distinguendo per la sua burocratica ottusità.
C’è  bisogno di una proroga ben più  consistente del termine di comunicazione al Sidi  dei posti. Come stiamo ripetendo dallo scorso mese di marzo  allorché  fu pubblicata l’OM 203.

La proroga se deve avere un senso deve essere al 10 giugno con la pubblicazione della mobilità 2019/20  dei docenti  al 30 giugno. Ciò  non comprometterebbe affatto il regolare avvio dell’anno scolastico e le successive operazioni preordinate come le immissioni in ruolo , le assegnazioni provvisorie, le utilizzazioni e le supplenze.
La proroga ministeriale è  una risposta insufficiente, inutile, ininfluente, una vittoria di Pirro.

Prof. Libero Tassella

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