Opinioni

Il senso logico nella scuola pubblica

Scuola pubblica. Molti anni fa se un alunno non studiava o era negligente la colpa era attribuita al discente, oggi quasi sempre al docente.
Ma quali compiti devono essere attribuiti al docente secondo una logica discutibile?

Il professionista della scuola arriva in classe, spiega con passione l’argomento del giorno, chiede agli alunni se hanno compreso, li rende edotti dell’importanza di studiarne tutti gli aspetti trattati e assegna il compito.

Scuola pubblica, quali altre mansioni dovrebbe assolvere il docente?

Sicuramente quelli possibili legati a collegamenti interdisciplinari estrapolati dagli argomenti trattati nella sua disciplina, li dove possibile individuarli, ed educativi nel trovare spunti per riflettere dalle stesse nozioni somministrate.

E… invece cosa accade oggi?

Ebbene nonostante siano stati seguiti tutti i passaggi finora esposti, la maggior parte degli alunni non studia gli argomenti proposti!
Come attribuire al docente una colpa, imputandolo di cattivo operato se, ad un consiglio di classe gli alunni risultano presentati con voti troppo bassi?
Qui dovrebbe entrare in ballo il senso logico, ma spesso ciò non avviene!

Molti docenti per evitare problemi sono portati ad alzare i voti agli alunni con genitori combattivi; purtroppo in caso di ricorsi in giudizio legale i docenti non sono tutelati da avvocati di ufficio.

Punto numero uno

Bisogna dare ai docenti delle armi per difendere la propria professione dai genitori aggressivi e dai dirigenti che non vogliono problemi.
Capita spesso anche che molti dirigenti, ritrovandosi ai consigli di classe con docenti che hanno dei giudizi troppo negativi nei riguardi dei propri alunni, ne tendono ad attribuire la colpa ai docenti stessi.

Io sono convinto che la colpa sia da attribuire a quei docenti, invece, che tendono ad aumentare i voti ai propri alunni, a prescindere dal loro operato

Punto numero due

Come intervenire nei confronti dei voti gonfiati?

Ci dovrebbe essere, a mio avviso, una sorta di ispezione ministeriale, oltre alle prove invalsi, che dia giustizia ai docenti martoriati nei consigli di classe, che forse dicono la verità sulle valutazioni da dare agli alunni!

Bisogna ridare alla scuola il senso logico di giudizio partendo da tutto quello che ora a mio avviso accade.

Analizziamone ogni situazione

Se un alunno è poco scolarizzato e da “i numeri” durante la lezione, la colpa non può essere attribuita alla scarsa capacità di incutere timore all’alunno da parte del docente, ma a tutto quello che gravita intorno al discente dentro e fuori la classe.

Se un alunno non esegue i compiti assegnati a casa, la colpa non può essere attribuita al docente ma alla scarsa propensione allo studio del discente: il mondo ha bisogno anche di operai e non solo di professionisti!

Se vengono violate delle leggi dello stato dai dirigenti o alti funzionari degli organi scolastici superiori, non può il docente per difendersi da tali abusi rivolgersi a dei legali privati o sindacali pagando di tasca propria, è giusto invece avere la possibilità di scegliersi dei legali convenzionati con lo stato per far valere i propri diritti.

Nella speranza del ripristino del senso logico nella scuola pubblica Italiana, mi concedo nel dolore di tante ingiustizie che continuano a sussistere nella nostra pubblica Istruzione.

di Marco Gaudino

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