Altro che Palermo! Ci sono Ds candidati che fanno campagna elettorale a scuola: IL CASO
Non solo docenti, ma anche Ds nell’occhio del ciclone. Mentre l’opinione pubblica si arrovella ancora sulla questione di Rosa Maria Dell’Aria, la docente di Palermo sospesa, risale agli onori della cronaca un caso altrettanto degno d’attenzione. Accade che a Bari la preside Rosangela Colucci, Ds dell’istituto superiore Perotti e reggente della secondaria di primo grado Amedeo d’Aosta, faccia campagna elettorale a scuola in modo esplicito.
Ds candidata: campagna elettorale a scuola
Secondo quanto riporta Il Quotidiano Italiano, infatti, la preside – candidata in una lista che sostiene Antonio Decaro, il sindaco di Bari uscente – avrebbe inviato una lettera di “invito al voto” ai genitori e messaggi su whatsapp nei gruppi della scuola sostenendo la sua candidatura.
La dirigente ha schivato le accuse con un chiarimento inviato alla testata locale. “Sono profondamente dispiaciuta – scrive – per la strumentalizzazione che viene fatta in queste ore sull’attribuzione alla mia persona di una lettera consegnata alle famiglie dei miei studenti. Preciso che tale iniziativa non è stata in alcun modo concordata, né autorizzata da me. Se qualcuno l’ha messa in atto ha oltraggiato la mia persona e l’istituzione Scuola. Chi mi conosce sa che mai avrei potuto dare il mio assenso una operazione del genere dalla quale prendo nettamente le distanze. Del resto alle scorse elezioni del 2014 la mia candidatura non ha mai interferito con la mia professione di dirigente scolastica”.
Chi è stato allora?
La faccenda rischia comunque di far montare la polemica, tante sono le domande ancora aperte. “Chi si è impadronito del cellulare della preside Colucci – chiede sarcastico Antonio Loconte sul giornale locale – per inviare sui gruppi WhatsApp del Perotti il fac simile della scheda elettorale? Per esempio nel gruppo “Noi del Perotti”? Si tratta della stessa mano misteriosa che ha scritto la lettera per chiedere il voto ai genitori? E di chi è la scrittura all’inizio della lettera? Chi ha falsificato la firma del capo d’istituto?”.
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