Opinioni

Gramellini alla prof palermitana sospesa: “Da cittadino di questo arruffato Paese le chiedo scusa due volte”

di Massimo Gramellini

Da cittadino di questo arruffato Paese, sento di dovere delle scuse alla professoressa palermitana Rosa Maria Dell’Aria. Vorrei scusarmi anzitutto a nome di quei burocrati locali che in un sussulto di servilismo l’hanno sospesa da scuola. Per non avere censurato il video in cui i suoi studenti paragonavano le leggi razziali di Mussolini al decreto Sicurezza di Salvini.

Una semplificazione lievemente eccessiva, ma l’adolescenza non è l’età delle elaborazioni raffinate. E se la regola dell’omesso controllo fosse stata applicata nelle scuole della mia gioventù. Dove si dicevano e scrivevano cose ben peggiori. I professori dell’epoca sarebbero rimasti in castigo da settembre a giugno. Ma vorrei chiederle scusa anche per la strumentalizzazione grottesca di cui è rimasta vittima. Basta sentirla parlare nelle interviste per scorgere in lei la classica prof innamorata del proprio lavoro su cui si regge la fragile impalcatura del nostro sistema scolastico.

Per trasformarla in una agit-prop al soldo di Soros ci voleva tutta la malafede di un sovranista fanatico, che con un tweet iperbolico ha innescato la polemica. Mentre per farne la martire del neofascismo in fasce serviva l’intervento immancabile dei retori dell’Ufficio Indignazione Permanente Effettiva.

Li scusi, prof, ci scusi tutti per l’omesso controllo delle nostre parole. Che se poi si estendesse lo stesso scrupolo alla scolaresca di governo, il professor Conte andrebbe sospeso a divinis.

FONTE IL CAFFÈ DI GRAMELLINI – CORRIERE DELLA SERA

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