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“Effetto selfie”: così smartphone e social distorcono la percezione dell’immagine negli adolescenti

I Millennials tendono ad avere un rapporto conflittuale con la propria immagine a causa del cosiddetto “effetto selfie”, che distorce i tratti e crea difetti inesistenti. E’ l’allarme lanciato dalla Società italiana di medicina estetica (Sime), riunita da ieri fino a domenica a Roma per il XL congresso nazionale.

I selfie creano difetti inesistenti

“Il rapporto con i social ha alterato notevolmente la percezione di sè – afferma il presidente della Sime, Emanuele Bartoletti – questo ‘esercito del selfie’ vede degli inestetismi che non esistevano nemmeno fino a qualche tempo fa. Lo sguardo che i Millennial gettano su loro stessi è profondamente influenzato dalla fotocamera del cellulare, che restituisce loro un’immagine che non corrisponde alla realtà. Come medici estetici ci troviamo a dover spiegare che il difetto in una foto è stato creato dalla prospettiva dell’inquadratura o dalla distorsione dovuta alla distanza focale dell’obiettivo, e che in realtà non esiste affatto. Non sono solo i tratti del volto ad essere alterati dalle fotocamere degli smartphone, ma questo tipo di obiettivo modifica tutto il corpo”.

Obiettivo: “venire bene in foto”

Secondo l’esperto, non è raro chi sui social sa sfruttare la propria “selfie face”e in generale la propria immagine riesca a farne una vera e propria carriera – a dire il vero spesso solo temporanea – quindi sono in aumento le richieste di interventi mirati a “venire bene in foto”, più che all’apparire al meglio nella vita di tutti i giorni. Per la medicina estetica, la “selfie face” non è l’unico risvolto negativo dei social network e forse non è nemmeno il più grave.

Medici social, ma senza gavetta

“Esistono colleghi che avviano molto rapidamente la propria carriera attraverso i social network – avverte Bartoletti – e sebbene a questi debba andare un plauso per la capacità di autopromozione e social media management (un grande pregio di questi tempi), bisogna ricordare che fare la gavetta è molto importante nel mestiere di medico, perchè sono soprattutto l’esperienza e la pratica ad affinare tecnica e conoscenze.

Chi, uscito dalla scuola di formazione intraprende una carriera nella medicina estetica di norma impiega tempo a costruire una propria clientela. E lo fa con il passaparola dei pazienti soddisfatti. Se si cerca un medico estetico affidabile è consigliabile diffidare dagli studi già affollati dopo pochi mesi di attività. A questi è meglio dare fiducia tra qualche anno!”.

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