Cronaca

Maestra “stupefacente”. Maltrattava i bimbi dell’asilo sotto effetto di eroina, cocaina e cannabis

Una maestra d’asilo della zona di Lugo (Ravenna) è stata trovata positiva alla presenza nel sangue di oppiacei, cocaina e cannabinoidi. Lo riporta il Corriere di Romagna, precisando che la donna stava seguendo un percorso di riabilitazione a base di metadone e antidepressivi presso il Sert. Un percorso, pare, che durava da 10 anni.

Maestra stupefacente

Le indagini biologiche sull’insegnante sono scattate a seguito di una denuncia per maltrattamenti verso i bimbi dell’asilo. Il primo caso risale a dicembre del 2017. Quando tre bambini dell’istituto avevano raccontato alle rispettive famiglie di aver visto la maestra sbattere la testa di un compagno contro un tavolo.

Le testimonianze di altri bimbi, per un totale di 11, hanno spinto le forze dell’ordine a installare telecamere di sorveglianza. I filmati registrati di nascosto hanno confermato i peggiori sospetti, documentando con dovizia gli abusi. Secondo quanto riportano i media locali, nei giorni corsi è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari.

La questione idoneità

Si tratta dell’ennesimo episodio di maltrattamenti in una scuola dell’infanzia, aggravato – in questo caso – dall’utilizzo di sostanze stupefacenti. Il fatto che la maestra fosse in cura da tanto tempo, poi, pone serie domande sulla sua idoneità al lavoro che svolgeva.

Risale a marzo, sempre in Romagna, il caso dell’insegnante di 62 anni accusata di aver maltrattato i bimbi di una scuola dell’infanzia di Rimini. La donna ha ricevuto l’avviso di conclusione indagini. Difesa dall’avvocata Milena Montemaggi, l’insegnante avrebbe usato metodi bruschi con i piccoli, soggetti a urla e spintoni. I fatti risalgono al periodo compreso tra aprile e maggio 2018. La donna, a un passo dalla pensione, nega ogni addebito. Nella sua carriera scolastica non si erano mai evidenziati episodi simili, ma nel capo di imputazione provvisorio si legge testualmente come l’insegnante “sia stata oggetto di esplosioni di rabbia incontrollate”.

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