Politica

Autonomia. Lezzi: “Sulla scuola si rischia il caos, con docenti sia regionali che statali”

Sulla scuola e sul fisco potrebbe naufragare l’autonomia. “Due scuole in uno stesso Comune potrebbero avere in organico un dirigente scolastico statale o regionale e il personale docente in parte statale e in parte regionale”. Così la ministra del Sud Barbara Lezzi, al termine  dell’audizione in Bicamerale sul federalismo fiscale. Lo riporta Il Mattino.

Autonomia: osservazioni dai ministeri

E’ proprio sull’istruzione, oltre che su argomenti di natura fiscale, che la ministra per le politiche regionali Erika Stefani rimaneggerà il testo sull’autonomia. “La ministra Stefani – spiega Lezzi – ha aggiornato in base alle osservazioni soprattutto del ministro Tria la bozza per l’Autonomia, che ancora non è disponibile”.

“Stefani- prosegue la ministra grillina – si è presa il tempo necessario per recepire in maniera puntuale le osservazioni di Tria come del ministro della Sanità, dell’Istruzione, dell’Ambiente, della Cultura e le mie richieste, come delegata alla Coesione”.

Lezzi mette in guardia da quelle che lei definisce “derive a carattere localistico”, appellandosi al contratto di governo su cui si basa l’esecutivo Lega-5S. “Il legame con il territorio – recita il documento – non può essere declinato in chiave semplicemente autonomistica o regionalistica, nelle parti in cui ciò si traduce in una mera duplicazione di procedure e competenze. Le quali rischiano di inficiare il buon andamento del sistema scolastico”.

La parola, quindi, passa alla parte “verde” dell’Esecutivo, di cui fa parte Erika Stefani.

Sull’autonomia si era espresso in termini critici anche il governatore campano Vincenzo De Luca. “Noi siamo stati chiari- dichiarava ad Aprile – no alla frantumazione del sistema sanitario nazionale, no alla regionalizzazione del sistema scolastico, poi discutiamo di tutto a condizione che si dica esattamente quante sono le risorse che arrivano al sud”.

“Se facciamo un’operazione verità – aggiungeva – certificata dal ministero dell’economia possiamo discutere di tutto. Nell’iniziativa sulla sburocratizzazione dell’Italia e sul decentramento dei poteri, la Campania è davanti a tutte le regioni e non indietro”.

Leggi altre notizie su OggiScuola

Seguici su Facebook e Twitter

Articoli correlati

Back to top button