News

Maestre organizzano turni di notte per difendere la famiglia rom: a Roma i fascisti hanno perso

Maestre organizzano turni di notte per difendere la famiglia rom. Stavolta i fasci hanno perso. Sono queste le parole di chi nelle ultime ore a Torrenova è stato accanto alla famiglia rom vittima di un tentativo di aggressione. A parlarne è L’Inkiesta che ripercorre quanto accaduto a Suzana e le sue quattro bambine.

Il 4 maggio scorso è accaduto ciò che si è visto anche a Casal Bruciato, Torre Maura, Pietralata. Come riporta il quotidiano online, un gruppo della formazione di estrema destra Azione Frontale si è dato appuntamento davanti al portone (nonostante il divieto di manifestare), le camionette della polizia hanno presidiato il palazzo, e per strada sono volati gli insulti contro la «zingara» accusata di aver «sorpassato gli italiani nelle graduatorie».

IL SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA ROM

Stavolta però c’è chi è dato appuntamento per fare scudo. Genitori e maestre della scuola “Simonetta Salacone” frequentata dalle figlie di Suzana, hanno deciso di fare dei turni per presidiare l’abitazione anche di notte. La donna non deve mai restare sola con le bambine.

«Lei stessa ha paura e ci ha chiesto di rimanere», ha detto Valentina Sejdic, del movimento “Kethane – Rom e Sinti per l’Italia”. «La casa è stata assegnata regolarmente e Suzana ha tutto il diritto di godersi pienamente la collocazione e far dormire serene le bambine. Per questo la sosterremo organizzando i turni di notte».

IL POST DI SUZANA SU FACEBOOK

“La casa mi è stata assegnata regolarmente da un bando per cui avevo fatto domanda. Tengo a precisare che lavoro, mando regolarmente i mie figli a scuola e pago le tasse come tutti i cittadini”.

 

Leggi anche – Di Maio sulla regionalizzazione: “Possiamo non essere d’accordo sull’autonomia scritta cosi”

e anche – Secchioni ieri, superstar oggi: ecco chi sono i Vip che andavano meglio a scuola

Leggi anche – “Spacciano” il Vangelo davanti a scuola, i docenti chiamano la polizia municipale: “Trattati come pusher”

Liliana Segre: “No alla cancellazione della traccia di storia dagli esami, si rischia di tornare ai tempi bui”

Altre notizie su OggiScuola

QUI LA PAGINA FACEBOOK 

Articoli correlati

Back to top button