Sindacati

Anief: bene il concorso per la stabilizzazione, ma personale Ata discriminato

È in arrivo il bando del concorso che andrà a stabilizzare nella scuola migliaia di ex Co.co.co. Ha iniziato il suo iter di approvazione il decreto interministeriale per l’assunzione – dall’1 gennaio 2020 – di circa 12mila precari nel personale Ata. Facenti capo ai lavoratori socialmente utili e con funzioni assimilabili principalmente a quelle dei collaborati scolastici e degli assistenti amministrativi, tecnici ma con contratti atipico.

Processo di internalizzazione

Trova quindi compimento il processo di internalizzazione graduale dei servizi di pulizia nelle scuole per fermare quelli che venivano considerati degli sprechi di soldi dovuti “agli appalti di pulizia a ditte esterne per la gestione delle scuole”, sovvenzionate con soldi pubblici destinati in alta percentuale a cooperative specializzate. L’ultima Legge di Bilancio aveva già previsto il passaggio graduale, come dipendenti statali, di 226 lavoratori Ata della scuola ex Co.co.co. Processo che si sarebbe poi concretizzato per tutti gli altri nel 2020, attraverso un concorso per titoli ed esami bandito dal Miur.

Tra i primi promotori dell’iniziativa figura Luigi Gallo (M5S), presidente della Commissione Cultura della Camera. Secondo il quale “con il M5S è finito l’assistenzialismo di Stato alle imprese negli appalti delle pulizie nelle scuole e lo spreco di denaro pubblico”. Anief ricorda che “con la legge n. 205/2017 solo una parte dei titolari di contratti di collaborazione coordinata e continuativa era stata posta a stabilizzazione a partire dallo scorso 1 settembre. 789 lavoratori che hanno partecipato ad una procedura selettiva per titoli e una verifica orale. Finalizzata, quindi, alla copertura di posti in organico di diritto del personale ATA ed appositamente accantonati.

Bene il concorso, ma no alla discriminazione

Peraltro, la loro assunzione è prevista con contratto part-time al 50% sui 445 posti accantonati. In funzione del fatto che il comma 5 dell’articolo 4 del Dpr 119/09 ha stabilito il 50% del congelamento del posto in presenza di un lavoratore con collaborazione coordinata e continuativa. Adesso arriva la stabilizzazione completa”.

Anief reputa positiva l’assunzione. Tuttavia “non può tacere sulla discriminazione verso tutto il personale Ata che ha svolto le stesse funzioni, quelle primarie in orario di servizio, per 36 mesi senza la stessa procedura straordinaria di immissione in ruolo: ci sono 46 mila collaboratori scolastici e assistenti tecnici e amministrativi che da anni attendono inutilmente di essere immessi in ruolo”.

Pacifico: “Basta precariato”

Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal “non si possono continuare a mantenere precarie decine di migliaia di persone che annualmente operano per lo Stato Italiano. Dal momento che nei mesi scorsi anche la Curia europea, attraverso l’avvocato generale Szpunar, sempre in attesa degli esiti della sentenza C-331/17 Sciotto, ha chiesto chiarimenti formali riguardo la reiterazione dei contratti a tempo determinato. Andando avanti di questo passo, ignorando le direttive che la stessa Unione Europea ha inviato da tempo a tutti i Paesi membri, non si farà altro che alzare in modo esponenziale il numero di vertenze e di risarcimenti, con danno sicuro all’erario”.

Anief, pertanto, si rivolge a tutto il personale Ata precario ancora non immesso in ruolo. Perché rivendichi in modo formale l’immissione in ruolo e adeguati risarcimenti danni.

Comunicato stampa ANIEF

Leggi tutte le altre notizie sul sito OggiScuola

Seguici anche sulle nostre pagine Facebook e Twitter

Articoli correlati

Back to top button