Normative

Sanzioni e visite fiscali pretestuose: scuola condannata a risarcire un insegnante per 28mila euro

Sanzioni e visite fiscali pretestuose: scuola condannata a risarcire un insegnante. La Cassazione, scrive Lo Sportello dei Diritti, con un’importantissima ordinanza della sezione lavoro, ha confermato la decisione della Corte d’Appello di Salerno. Ha così condannato il Miur ed un Istituto Tecnico commerciale. I comportamenti sono considerati mobbing.

RIPETUTE CONTESTAZIONI E SANZIONI

Le ripetute contestazioni infondate e l’invio del medico a casa del lavoratore che si sa gravemente malato, costituiscono una condotta vessatoria. Deve ritenersi frutto di un risentimento maturato nel tempo.

A ribadire tali principi è l’ordinanza 11739/19, pubblicata il 3 maggio che evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ritiene assai significativa in quanto riporta in auge il fenomeno del mobbing e la sua riconoscibilità giuridica quale foriera di danni risarcibili in capo ai dipendenti vessati dai superiori.

Nella fattispecie è così stata confermata in ultimo grado la condanna a risarcire quasi 28 mila euro all’ex insegnante.

Bimbi picchiati con le stampelle e trascinati: vittima di mobbing la maestra che ha denunciato le violenze

Bambini percossi con le stampelle, trascinati per i capelli e i piedi, insultati anche con frasi razziste. Queste alcune delle violenze contestate a due maestre della scuola d’infanzia San Luca di Bonascola, nel comune di Carrara.

Come riporta ToscanaMedia, le due donne sono state rinviate a giudizio per maltrattamenti aggravati su minori. Il gup del tribunale di Massa Giovanni Maddaleni, ha disposto invece il non luogo a procedere perché il fatto non sussiste, per le altre due maestre indagate.

A denunciare i maltrattamenti una maestra che divenne poi vittima di mobbing.

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