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Non solo educazione civica. Un’altra materia arriva sui banchi di scuola. Ecco di cosa si tratta

Nuova materia a scuola, non solo educazione civica. “Approvata, in abbinamento alla Proposta di Legge sull’insegnamento dell’educazione civica nelle scuole, un’altra Proposta. Prevede l’opportunita’ di introdurre, nelle scuole primarie e secondarie, l’insegnamento della storia del contrasto al fenomeno mafioso”.

Non solo civica, la nuova materia

“Attraverso questa proposta, dunque, vogliamo permettere alle giovani generazioni di conoscere piu’ a fondo il funzionamento della criminalita’ organizzata nel nostro Paese, fornendo loro dei validi strumenti per combatterne le logiche di violenza e sopraffazione”. Lo scrive su Facebook Dalia Nesci (M5s), membro della commissione parlamentare Antimafia.

Personalità vecchie e nuove

“Insegnando, insieme all’educazione civica quella del contrasto alle mafie – ha aggiunto Nesci -, potremo dare l’opportunita’ ai nostri ragazzi di conoscere la storia delle tante personalita’, passate e presenti. Figure che si sono infatti opposte con coraggio alle mafie sul territorio italiano. Penso alla storia dei giudici Borsellino e Falcone e della testimone di giustizia Piera Aiello. Il M5S, cosi’, intende incentivare una seria e lungimirante opera di rivoluzione culturale, per rinvigorire dunque e diffondere la cultura dell’antimafia tra le giovani generazioni”.

Come funzionerà l’educazione civica

E’ previsto il voto in pagella, la prova d’esame e la formazione del corpo docente. Con l’educazione civica i ragazzi studieranno la Costituzione, le istituzioni dello Stato italiano e dell’Unione europea, l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, l’educazione alla cittadinanza digitale, gli elementi fondamentali di diritto, con particolare riferimento al diritto del lavoro, l’educazione alla legalità.

Di particolare rilievo è poi l’educazione alla cittadinanza digitale, volta a sviluppare la capacità di analisi e la conoscenza delle fonti e dei contenuti digitali, la conoscenza dei diversi strumenti per ottimizzarne l’uso, delle norme comportamentali da osservare nell’utilizzo delle tecnologie digitali, delle politiche sulla tutela della riservatezza.

 

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