Decurtazione Carta del Docente, è esplosa la bomba: “Vogliono tagliarla? La diano anche a tecnici e amministrativi”
Decurtazione Carta del Docente. Anief rispinge “qualsiasi possibilita’.
“Ad oggi, questo strumento, infatti, rappresenta quasi sempre l’unica modalita’ in mano al corpo insegnante per assolvere all’aggiornamento professionale in itinere. E coprire le ore di formazione in servizio minime annuali definite periodicamente dal Collegio dei docenti di ogni istituto. Pensare di ridurre il finanziamento ad personam, in caso di maggiorazione di organico, rappresenta l’ennesima operazione che vede la scuola pubblica al centro di una politica di sostegno a costi invariati. Quindi priva di investimenti che guardano all’elevazione dell’offerta formativa e di chi la realizza”.
Le parole di Marcello Pacifico sulla decurtazione
L’aggiornamento professionale commenta – Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – va mantenuto nei termini attuali. Non intaccandolo nemmeno di un euro. Poi, al ministero dell’Istruzione ci devono spiegare la motivazione per la quale un docente precario che svolge questa professione stabilmente, magari anche abilitato all’insegnamento e operante su posto senza titolare, non debba avere accesso al bonus da 500 euro. E lo stesso vale per un amministrativo, un tecnico, un collaboratore scolastico, per non parlare di un Dsga, che nella scuola dell’autonomia assolve ad incombenze sempre maggiori”.
[contentcards url=”https://www.oggiscuola.com/web/2019/04/30/carta-del-docente-nel-testo-del-def-limporto-del-bonus-e-a-rischio-tutti-i-tagli-previsti-dal-miur/” target=”_blank”]“Per quale motivo, questi lavoratori non debbono avere diritto a conoscere nuove modalita’ professionali e competenze utili al loro lavoro quotidiano?”.
Anief ricorda che “la carta docente, ufficializzata con il DPCM del 28 novembre 2016 e rivolta a tutti i docenti di ruolo. Prevede che le somme dell’anno scolastico possono essere utilizzate, ai fini del proprio aggiornamento, entro la fine del successivo”.
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