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Scuola, Bussetti: “Il ruolo dei docenti è quello di educare, non solo di informare”

La scuola secondo il Ministro bussetti. “Ho voluto mettere al centro della nostra visione del futuro i giovani, lo studente, non con le sue competenze, ma le sue attitudini, le sue potenzialità. Quando prendete un voto a scuola, non e’ il voto che giudica la persona ma giudica il compito o l’interrogazione. Voi siete da 10, avete bisogno di essere incentivati. Il voto non vi deve scoraggiare, per i vostri genitori voi siete il meglio, ricordatelo”. Cosi’ il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti a “Futura Leonardo”, la cerimonia organizzata dal Miur e dedicata al genio italiano.

Scuola: il ruolo secondo Bussetti

“L’educazione – ha proseguito il ministro – deve essere rivolta innanzitutto alla persona. La scuola deve educare, non semplicemente informare. Meglio una testa ben fatta che una testa piena: siate sempre curiosi, come Leonardo e non arrendetevi mai. Site la nostra speranza e la nostra forza, sarò sempre al vostro fianco”. Bussetti ha augurato a studenti e docenti di concludere al meglio quest’anno scolastico “che e’ stato denso di fatica ma di grandi gioie: buon lavoro per il tempo che rimane alla fine della scuola”.

E’ una sorta di manifesto quello del Ministro, che con queste dichiarazioni arriva dopo un’aspra polemica circa l’insegnamento della storia. Una parte fondamentale della formazione culturale italiana. Basti pensare alla lettera aperta di Andrea Giardina, Liliana Segre e Andrea Camilleri pubblicata la settimana scorsa su La Repubblica. Il pericolo, secondo i tre intellettuali, è quello del riproporsi di dinamiche infauste che sembrano lontane nel tempo. Con la storia ridotta a spazi sempre più risicati “non dobbiamo stupirci se dei ragazzi scherzano allegramente sui binari dei deportati di Auschwitz. Né dobbiamo stupirci se i negazionisti dell’Olocausto prendono sempre più piede”.

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