Devono lavorare. Sessantotto genitori denunciati perché non mandavano i figli alla scuola dell’obbligo. E’ il bilancio di una attività di indagine volta a reprimere il fenomeno della dispersione scolastica, in particolare l’inosservanza dell’obbligo d’istruzione dei minori sul territorio di Ercolano (Napoli).
Qui i Carabinieri della locale Tenenza hanno accertato che nel periodo scolastico compreso tra il 2017 – 2018, numerosi minori si assentavano dalle lezioni per lunghi periodi, senza che i genitori o gli esercenti la potestà genitoriale fornissero plausibili risposte alle richieste di insegnanti e dirigenti scolastici.
Devono lavorare, numerose assenze
Sono state le numerose assenze in varie scuole dell’obbligo a far scattare i controlli. Di diverso tipo sono state le giustificazioni esibite dalle famiglie. Spesso in difficili condizioni socio economiche nelle quali i minori vengono usati come ‘risorse’. Avviati a lavori saltuari o alla gestione quotidiana di mansioni di controllo su fratelli più piccoli.
In altri casi i genitori si sono scusati dicendo di aver provato a insistere affinché i figli andassero a scuola, ma invano.
Altri casi hanno riguardato ragazzi più volte bocciati che hanno deciso di non frequentare più scuola per vergogna.
Infine, in numero limitato, ci si e’ trovati di fronte a ragazzine in attesa che hanno preferito dedicarsi alla imminente maternità o, in un caso, a una bambina appena nata decidendo cosi’ di non frequentare più le lezioni.
Al termine dell’attività sono risultati indagati sessantotto adulti, padri e madri di 38 minori (15 ragazzine e 23 ragazzini) di eta’ compresa tra i 7 e i 15 anni.
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