Opinioni

“Serve una rinascita, un senso di meraviglia”, la lezione di Jovanotti da portare in tutte le classi

“C’è troppo odio in giro, bisogna mettere in circolo belle sensazioni, senso di rinascita, meraviglia e collaborazione”. Jovanotti in un lungo intervento su Facebook torna a parlare del Jova Beach, lo speciale tour estivo che toccherà le spiagge più famose d’Italia. E il post diventa un’occasione per una riflessione sulla musica, la natura e l’ambiente, la società, la vita.

IL POST

“Sebbene il tempo in cui stiamo vivendo sia affollato di risentimento, scoppi di rabbia spettacolarizzati, strumentalizzazioni, bugie, generalizzazioni, furbate, inganni, cacciatori di click, pulsioni a mortificare ogni slancio vitale – aveva già postato il giorno di Pasqua – per me è prezioso ripetere e dimostrare che le cose si possono fare”. E il Jova Beach è proprio una di queste.

“L’estate si avvicina!!!! Quante meraviglie in arrivo! – scrive l’artista – Jova Beach è un’idea che ha preso forma guardando le persone ai miei concerti in una vita di live. Chi c’è stato anche solo una volta può capire cosa intendo. C’è un’atmosfera speciale. Negli anni passando dalla consolle dei locali agli stadi attraverso tutti i luoghi possibili si è sviluppata una lingua fatta di canzoni, di sorprese, di aspettative, invenzioni, ritrovi, parole chiave, segnali. Scegliere un luogo dove suonare può essere parte del viaggio da fare insieme, una parte molto bella. La spiaggia era il desiderio più grande, come se ogni passo fatto, ogni nota suonata ogni passo di danza portasse lì”.

E PROSEGUE

“Ogni luogo ha un’anima – sottolinea il musicista – i latini lo chiamavano ‘genius loci’, è lo spirito che abita il posto e interagisce con quello che accade. Fare una festa in spiaggia vuol dire evocare molti di quelli che i brasiliani (non solo loro, alla fine si danno nomi diversi a storie simili) chiamano ‘Santos’ oppure ‘orixas’, che sono incarnazioni delle forme del mondo: il mare, la terra, il fuoco, la notte, la via, il ritmo, il sesso, il mistero, l’amore, l’ordine, il caos, la lotta, la pace, la bellezza, la forza, l’intelligenza, l’ebbrezza, il tempo, la ragione, il desiderio, tutti gli archetipi fondamentali. Che poi è quello che fa la musica, anche se non ci pensiamo lei lo fa, per questo nonostante cambino i metodi di distribuzione delle canzoni il live continua ad attrarre gli umani, è insostituibile e soprattutto è una frontiera tutta da esplorare. Da sempre gli artisti e il pubblico vanno alla ricerca di luoghi speciali dove incontrarsi, un po’ come si fa nelle storie d’amore”.

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