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Impronte digitali: metodo invasivo anti-europeo. “Il Governo farebbe bene a compiere subito un passo indietro”

I sistemi di rilevazione automatica delle presenze del personale che attraverso il decreto Concretezza il Governo vorrebbe approvare nella PA. Compresa la scuola. Con il beneplacito del Parlamento, contengono delle disposizioni eccessive, ridondanti e anti-europee.

A sostenerlo è il Servizio Studi dei due rami parlamentari. Che nella stesura del Dossier specifico sugli “Interventi per la concretezza delle azioni delle pubbliche amministrazioni e la prevenzione dell’assenteismo”, il decreto n. 920-B in questo momento all’esame del Senato. Dopo il via libera della Camera. Ha ricordato la posizione espressa sul tema dal ‘Garante per la protezione dei dati personali’, secondo il quale non è “conforme al canone di proporzionalità, come declinato dalla giurisprudenza europea, l’introduzione sistematica, generalizzata e indifferenziata per le pubbliche amministrazioni di sistemi di rilevazione delle presenze tramite identificazione biometrica”.

Marcello Pacifico (Udir): Prima di produrre un notevole inutile aggravio all’erario e rischiare di bloccare l’utilizzo dei più moderni sistemi di rilevazione automatica per via dell’intervento dei giudici, il Governo farebbe bene a compiere subito un passo indietro.

 

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